Rogo a Sarno: Arpac trova valori superiori, denuncia 5Stelle

L'incendio era divampato nella notte tra l'11 e il 12 marzo. I grillini: "Tutelare la salute"

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Sarno.  

Valori superiori rispetto a quelli di riferimento. È l'esito del campionamento effettuato dall'Arpac in seguito all'incendio divampato nella notte tra l'11 e il 12 marzo in un capannone di un'azienda di Sarno. Il risultato riguarda diversi inquinanti in atmosfera, tra cui idrocarburi policiclici aromatici (IPA), diossine e furani. Il primo campionamento effettuato nell'arco di 24 ore dall'incendio ha evidenziato per diossine e furani un valore di concentrazione pari a 0,738 picogrammi per metro cubo in termini di tossicità totale equivalente, mentre il secondo monitoraggio (48 ore dopo) ha riscontrato una concentrazione pari a 0,2745. Anche in questo caso il valore è risultato superiore ma nettamente in diminuzione. Superiore anche il valore degli idrocarburi policiclici aromatici che è risultato pari a 1,4 nanogrammi per metro cubo. Il monitoraggio della qualità dell’aria per rilevare la presenza di polveri sottili è stato, invece, effettuato sia con un campionatore posto a ridosso del sito interessato dall’incendio, che con un laboratorio mobile posizionato in località Ingegno. Per quanto riguarda il primo monitoraggio, il valore medio giornaliero di concentrazione di PM10 riscontrato in un arco di ventiquattro ore è pari a 48 microgrammi per metro cubo, inferiore rispetto al valore limite giornaliero di 50. Alla luce dei risultati riscontrati finora, l'Arpac sta proseguendo le attività sul campo per valutare gli effetti dell’incendio.

Ma il Movimento 5 Stelle non ci sta e con i suoi portavoce ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. L'iniziativa porta la firma della deputata Virginia Villani, della senatrice Luisa Angrisani e del consigliere regionale Michele Cammarano. “Chiediamo di accertare tutte le responsabilità del violento incendio: vi è la necessità di avviare un'indagine rigorosa per verificare il rispetto di tutte le autorizzazioni rilasciate dalle diverse Autorità e il rispetto delle leggi ambientali. Sul caso, ho già personalmente interessato il ministro Sergio Costa. Alla Magistratura, chiediamo che si valuti il sequestro del locale e che si tuteli la salute dei nostri cittadini”.