La Cassazione ha confermato la condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione per il maestro di musica popolare che inviava messaggi hard a due allieve di soli 11 anni. L’uomo, un 62enne nato a Pagani, fu denunciato dalla madre di una delle due bambine dopo che la figlia si era confidata con lei e le aveva fatto leggere alcune conversazioni scambiate con il maestro.
Nel 2016 i carabinieri della tenenza di Pagani cominciarono ad indagare, l’accusa mossa contro l’uomo era di tentata violenza sessuale. Dal 2017 si trovava agli arresti domiciliari con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici
La pena è stata confermata ed è diventata definitiva, in attesa di leggere le motivazioni della Suprema Corte. Le due sentenze di primo e secondo grado sottolineavano “un’intensa e sistematica attività di subdola persuasione e di pressione psicologica” che l’imputato avrebbe esercitato verso le due minori.
In primo grado arrivarono le conferme delle due bambine. L'insegnante prima della sentenza aveva anche deciso di rilasciare una breve dichiarazione spontanea, dicendosi pentito di quanto accaduto e aggiungendo di non aver mai tentato di avvicinare dal punto di vista fisico le due bambine. Non c’è mai stata violenza fisica ma messaggi amorosi fuori luogo in un rapporto tra docente e alunne con approcci spinti e molto insistenti.