Muore e nessuno richiede la salma: il comune paga i funerali

Da due mesi senza sepoltura, il dramma della solitudine ad Albanella

Albanella.  

Muore all’ospedale di Roccadaspide ma, dopo due mesi, nessun familiare si è occupato delle esequie. E’ la tragica storia di un uomo, F.E., le sue iniziali, che è venuto a mancare lo scorso 20 settembre all’ospedale di Roccadaspide, dove era già ricoverato. L’uomo è rimasto per circa due mesi all’interno della camera mortuaria del nosocomio in attesa che qualcuno provvedesse ai funerali. Un gesto che non è mai arrivato, nessun familiare si è interessato dell’uomo. I servizi del distretto sanitario di Capaccio - Roccadaspide, in sinergia con gli assistenti sociali e l’ufficio anagrafe, hanno avviato delle verifiche per cercare di acquisire informazioni sullo stato familiare. E’ emerso che l’unico parente, ancora in vita, è il figlio ed erede. Quest’ultimo, però, ha dichiarato di non avere rapporti con il padre. 

Una triste storia di solitudine che ha portato il comune di residenza dell’uomo, Albanella, ad assumersi l’onere di sostenere le spere relative al recupero, trasporto e inumazione della salma. Intanto, l'obitorio di Roccadaspide ha segnalato la necessità di provvedere tempestivamente alla sepoltura in quanto la struttura non è in grado di mantenere a lungo il cadavere.