"Ho immediatamente allertato l’Arpac che ha risposto con l’istallazione di una centralina per il monitoraggio dell’aria. Nelle prossime ore, e non appena i dati verranno resi disponibili dai tecnici, informerò immediatamente circa i risultati dei test". Il sindaco Cecilia Francese, che stamattina ha disposto la chiusura delle scuole nelle immediate vicinanze del rogo, si ritrova di nuovo in prima linea nell'affrontare un'emergenza ambientale sul suo territorio.
"L’azienda si occupa di recuperare pneumatici in disuso, tritarli e rivendere il materiale lavorato. Proprio due giorni fa questa azienda è stata controllata per il carico di rifiuti speciali gestito - spiega la fascia tricolore salernitana -. Ricordo che il Comune di Battipaglia si oppose in conferenza dei servizi in Regione Campania alla riapertura del sito, oltre un anno e mezzo fa, dopo il sequestro da parte della polizia locale per diverse inosservanze legislative. La società che all’epoca gestiva il sito si oppose al provvedimento di sequestro e, nelle more di bonificare l’area e ripristinare lo stato dei luoghi, la Regione autorizzò la riapertura ad un’altra società nonostante l’opposizione del Comune di Battipaglia".
Francese è furibonda e allo stesso tempo preoccupata: "La città è sotto assedio. Un assedio permesso da altri ma che oggi non è più possibile tollerare e sostenere. Il costo da pagare per la mia gente è altissimo e non sono più disposta ad attendere chissà che. È evidente che esiste un disegno criminale di sotterrare sotto ai rifiuti questa terra e avvelenarli con la puzza".
Cecilia Francese ha inoltrato al Prefetto di Salerno Francesco Russo la richiesta di un Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico ad horas, al quale - è la richiesta del municipio battipagliese - dovrebbero partecipare anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese.