"Dal momento in cui è giunta la richiesta di aiuto di Simon Gautier ai carabinieri di Lagonegro sono partite immediatamente le attività finalizzate alla geolocalizzazione dell'utenza telefonica, che portava all'individuazione di un'area molto vasta, compresa tra i territori di tre province. Tali attività hanno dunque consentito alla Prefettura di Potenza di attivare il piano persone scomparse, coinvolgendo in serata anche le Prefetture di Salerno e Cosenza". La Prefettura salernitana, in una nota, ricostruisce gli ultimi giorni caratterizzati anche dalle polemiche per le ricerche del 27enne francese di cui ormai non si hanno più notizie da 8 giorni.
Un'occasione anche per ribadire che da subito l'ufficio territoriale di governo si è attivata per i soccorsi. Dalla sera stessa in cui è arrivata la segnalazione, interessando immediatamente i carabinieri e, attraverso di essi, i volontari di protezione civile. "Successivamente alle prime luci dell'alba, abbiamo chiesto l'intervento di un'unità di comando locale dei Vigili del Fuoco e di un elicottero".
Solo dopo si è riusciti a restringere il campo delle ricerche in un'area comunque molto estesa (di circa 143 chilometri quadrati) tra Policastro, Scario e Punta degli Infreschi. Una zona impervia caratterizzata da boschi, macchia mediterranea, rocce frastagliate, burroni e anfratti. Simon è con ogni probabilità precipitato in un dirupo: nella drammatica telefonata al 118 aveva detto di avere le gambe spezzate, e di non sapere dove fosse.
Non solo. La Prefettura di Salerno ha anche sottolineato che "costanti sono stati i rapporti con il Consolato francese, anche al fine di fornire ogni supporto alla famiglia, giunta sul luogo, alla quale sono state fornite tutte le informazioni sulle ricerche in un incontro operativo tenutosi ieri presso il distaccamento dei vigili del fuoco di Policastro alla presenza del Console francese, dell'ufficiale di collegamento dell'Ambasciata e di rappresentanti del Dipartimento nazionale della Protezione Civile".