Sequestro preventivo per equivalente per 620mila euro: ad eseguirlo la Guardia di Finanza di Salerno su disposizione del tribunale di Nocera Inferiore. Nei guai, D.C.G., rappresentante legale della San Vincenzo, società cooperativa di edilizia di Mercato San Severino e di due consorziate a lui riconducibili, con l'accusa di malversazione a danno dello Stato.
Le indagini, dirette dalla Procura di Nocera e condotte dalle fiamme gialle di Salerno, sono partite dopo una denuncia presentata da un uomo delle forze dell'ordine circa presunte irregolarità nelle procedure di locazione di alcuni immobili prima realizzati dalla cooperativa. E' emerso che la società aveva ricevuto dallo Stato un finanziamento a fondo perduto di 623mila euro per la costruzione di 30 alloggi di edilizia agevolata, con il vincolo di locazione ad appartenenti a forze di polizia a canone calmierato e proporzionale al contributo erogato. Gli alloggi sono stati realizzati in una zona a limitato regime di edificabilità, costruiti in deroga ai parametri generali della normativa del codice antimafia, per essere affittati, per 22 anni, a dipendenti delle amministrazioni pubbliche impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata.
D.G.C. avrebbe attivato procedure di sfratto per gli inquilini che pretendevano, legittimamente, di pagare canoni agevolati. Inoltre, nonostante 6 alloggi fossero stati liberati a seguito dell'assegnazione precedentemente avvenuta tramite procedura prefettizia prevista per legge, non erano stati assegnati agli aventi diritto, ma ad altri che non avevano partecipato alle procedure di selezione pubblica. La cooperativa, dunque, pretendeva canoni di locazione mensili superiori ad oltre il 50% di quanto dovuto. Una funzionaria del Comune di Mercato San Severino era anche intervenuta per impedire tale sistema, ma D.C.G. avrebbe presentato, alla Procura, un esposto nei confronti della funzionaria comunale accusandola di essere intervenuta indebitamente nell'assegnazione degli alloggi: per tale azione, l'uomo dovrà rispondere anche di calunnia. Così, è scattato il maxi sequestro di immobili e denaro per 620mila euro.