Morì sugli scogli di Punta Licosa, condannato il principe

Un anno e mezzo per Angelo Granito di Belmonte: stessa pena anche per i dipendenti del Comune

Castellabate.  

Un anno e mezzo di carcere per omicidio colposo: è questa la condanna inflitta dal tribunale di Vallo della Lucania ad Angelo Granito, principe di Belmonte.
Stessa pena per altri quattro imputati, tutti condannati in primo grado perché ritenuti responsabili della morte del 15enne napoletano Carlo Fulvio Velardi. Si tratta dei responsabili dell’ufficio manutenzione del comune e del capo della polizia municipale di Castellabate.

I fatti risalgono al 2011 quando il ragazzo perse la vita in seguito ad una caduta per il cedimento di una staccionata a Punta Licosa. In aula ieri a Vallo anche i familiari del 15enne, soddisfatti per la sentenza e perché dopo otto anni di attesa sono stati individuati i responsabili della tragica morte di Carlo, avvenuta durante la vacanza in Cilento. Velardi precipitò nel vuoto finendo sugli scogli. Un impatto che non gli lasciò scampo.
Il principe Belmonte è stato ritenuto responsabile della mancata manutenzione della staccionata.

Redazione Salerno