Luci d'Artista: appalti irregolari, bufera al comune

Danno erarariale da 850mila euro, coinvolti due dirigenti e un funzionario dell'Ente

Indagini della Guardia di Finanza su forniture e opere

Salerno.  

Bufera sul comune di Salerno e la manifestazione Luci D'Artista. La Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, al termine degli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza di Salerno, ha riscontrato presunte irregolarità nell’assegnazione dell’appalto per i lavori relativi alla manifestazione “Luci d’Artista”, kermesse natalizia del Comune di Salerno. Al termine dell’inchiesta, la Procura contabile ha individuato come responsabili del danno erariale accertato, quantificato in circa 850mila euro, due dirigenti ed un funzionario del Comune di Salerno, nei cui confronti sono stati notificati formati atti di contestazione degli illeciti rilevati.

Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno riguardato gli appalti di forniture ed opere, ma anche le prestazioni rese ed i finanziamenti complessivamente erogati in occasione della decima (anno 2015/2016), undicesima (anno 2016/2017) e dodicesima edizione (anno 2017/2018) dell’evento che ormai ininterrottamente dal 2006 si svolge nel capoluogo salernitano, in occasione delle festività natalizie e di fine anno. In particolare – precisa il presidente della Corte Michele Auricchio – “è stata evidenziata l’illegittimità di alcune procedute amministrative, poste in essere da responsabili comunali i quali, relativamente all’assegnazione degli appalti che hanno comportato una spesa complessiva nel triennio di circa 8 milioni e mezzo di euro, hanno frequentemente fatto ricorso ad onerosi affidamenti diretti anziché procedere all’indizione di gare pubbliche, così come ordinariamente previsto dalla normativa di riferimento.

Le indagini finora svolte, dunque, hanno accertato che tale iter procedurale “ha consentito l’affido di lavori e forniture ad un ristretto novero di società, individuate di volta in volta dai dirigenti comunali, in assenza di trasparenti procedure comparative pubbliche, ledendo così anche i principi di efficienza, imparzialità e parità di trattamento che dovrebbero caratterizzare l’agire amministrativo”.