“Se non ci dai i soldi t’appicciamm u’ locale”. Per questa minacce ed altre ancora Giovanni Maiale junior (alias Giovanni a minaccia) nipote del più noto boss della Piana del Sele, Adolfo Prinzi, e Massimo Ammutinato sono stati rinviati a giudizio. Le minacce a corredo di una richiesta estorsiva sono state rivolte ai fratelli Coppola titolari del supermercato del supermercato “dal Caporale” di via Epitaffio a Eboli.
I tre si erano presentati formulando la classica “bussata”. La pretesa di denaro finì con una rissa nella quale lo stesso Giovanni Maiale rimase ferito. In ospedale il nipote del boss raccontò di essere rimasto vittima di un incidente stradale. Fu aperta un’ inchiesta che sfociò in provvedimenti cautelari a carico dei tre. Ieri, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno, Ubaldo Perrotta, ha accolto la richiesta del magistrato titolare del fascicolo rinviando a giudizio Maiale junior e company.
Ad incastrare il gruppo dei furono numerose telefoniche ed ambientali ma soprattutto le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona di via Epitaffio, dove Maiale ed i suoi misero a segno un raid punitivo nei confronti dei titolari del supermercato che non volevano pagare il pizzo. In quell’occasione, però, gli andò male, perché i due commercianti reagirono a colpi di mazza da baseball, ferendoli. A notare il sangue fu un passante che allertò i carabinieri. E da quell’episodio, si è partiti fino ad arrivare alla stretta degli arresti