Il boss Giovanni Maiale resta in carcere. Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di misura alternativa al carcere presentata dal legale dell’ex collaboratore di giustizia finito in manette insieme all’imprenditore caseario Gianluca La Marca, il cui legale ha invece optato di non ricorrere al Tribunale del Riesame.
La Marca e Maiale finirono in carcere, mentre per il direttore dell’agenzia delle entrate Emilio Vastarella furono disposti i domiciliari con l’accusa di corruzione. Per la Procura l’imprenditore ebolitano, avvalendosi della capacità intimidatoria di Giovanni Maiale e, sfruttando risorse provenienti da una grossa evasione fiscale, progettava di acquisire direttamente, o tramite familiari, aziende zootecniche e allevamenti bufalini della zona di Capaccio Paestum ed Eboli in stato di crisi e sottoposte a procedure esecutive.