Usura, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti anche a livello internazionale restano le principali attività dei 22 clan camorristici presenti sul territorio della provincia di Salerno. E’ quanto emerge dalla relazione effettuata dal Questore di Salerno. “L’arresto dei personaggi di maggiore spessore criminale delle varie organizzazioni ha determinato un affievolimento dell’effettiva operatività criminale dei clan nelle diverse realtà territoriali”. Le indagini della Squadra Mobile di Salerno hanno anche accertato che sia a Salerno città che nella Piana del Sele e nell’Agro la costante presenza di soggetti recentemente scarcerati e storicamente inseriti in consorterie criminali, territorialmente ancora attive, allo scopo di riprendere il vecchio ruolo criminale relazionandosi con le nuove leve e non disdegnando di arrivare anche allo scontro in situazioni di concreta criticità.
Nella città di Salerno, come riportato dalla relazione dei carabinieri, invece, viene sottolineata l’esistenza di due gruppi criminali entrambi capeggiati da Ciro Marigliano legato al clan Panella - D’Agostino attivo nel capoluogo salernitano.Nell’Agro Nocerino Sarnese, negli ultimiti anni hanno preso piede singole organizzazioni criminali, autonome e maggiormente legale al territorio di origine. A?favore di questa frammentazione ha giocato, per lungo tempo, l’assenza sul territorio di personaggi di rilevante spessore criminale e carisma dale da raggruppare nuovamente le varie consorterie. I nuovi gruppi hanno mantenuto, rispetto alla vecchia organizzazione unitaria, le stesse attività delinquenziali, individuando come capi quei personaggi che in precedenza svolgevano le funzioni di referenti locali del sodalizio unitario, i quali hanno reclutato anche soggetti provenienti dalla delinquenza comune dell’Agro nocerino sarnese. A Scafati con le ultime operazioni che hanno di fatto disarticolato il clan Ridosso-Loreto e determinato le collaborazioni di due elementi di spicco del medesimo gruppo, è stata innescata una lotta per affermare l’egemonia criminale sul territtorio tra diversi gruppi, in qualche modo riconducibili ai clan Matrone e Cesarano. Nel comune di Nocera Inferiore operano distintamente alcuni gruppi malavitosi storici ai quali si sono affiancati, di recente, alcuni gruppi delinquenziali di nuova formazione dediti esssenzialmente al traffico e allo spaccio di droga. A Pagani le operazioni di polizia degli ultimi anni hanno prodotto un forte indebolimento del potere criminale del clan Fezza -D’Auria -Petrosino egemone sul territorio. Nel territorio di Angri, Corbara e Sant’Egidio del Monte Albino gli affiliati al disciolto clan Nocera gestiscono autonome attività illecite che vanno dal traffico e spaccio di droga fino all’usura.
Nell’area dei Monti Picentini e della Piana del Sele, alcune operazioni di polizia giudiziaria hanno consentito di accertare l’operatività di un sodalizio criminale armato operante a Battipaglia, a Bellizzi e nei comuni dei Picentini che agisce in continuità criminale con lo storico clan Pecoraro Renna dedito alle estorsioni e al traffico e spaccio di droga.
Nel Comune di Agropoli e zone limitrofe operano i componenti del gruppo criminale rom Marotta oggetto negli ultimi tempi di operazioni i polizia giudiziaria. La Valle dell’Irno attraversa un momento di profonda evoluzione, come si rileva dai numerosi episodi delittuosi ascrivibili ad atti intimidatori con finalità estorsive commessi negli ultimi anni nei confronti di commercianti e di imprenditori. Si tratta di episodi originati dalla definizione di nuovi assetti camorristici. A Cava de’Tirreni si registra una presenza sempre più evidente di gruppi criminali organizzati sia con riferimento allo spaccio di sostanze stupefacenti che in relazione al racket e, all’usura. In tale territorio, dagli anni novanta opera il clan Bisogno dedito a rapine estorsioni e rapine. In Costiera Amalfitana non sono presenti gruppi delinquenziali riconducibile alla criminalità organizzata di tipo mafioso. E’ presente una rete di comunicazione criminale tra esponenti della famiglia Gentile di Agerola, contigua al clan camorristico Afeltra - Di Martino.
Il Cilento e il Vallo di Diano appaiono sempre più permeate da significative presenze della criminalità organizzata. Il territorio si conferma come luogo elettivo di rifugio per latitanti, ambito di reinvestimento dei proventi illeciti da parte della criminalità partenopea, clan Cuccaro del rione Barra. La zona a sud di Salerno è anche territorio di monopolizzazione delle attività commerciali e del traffico di stupefacenti da parte del clan Muto. Infiltrazioni del clan dei Casalesi nella gestione dell’appalto pubblico per i lavori di sistemazione e ampliamento del cimitero di Capaccio Paestum per l’importo complessivo di circa dieci milioni di euro.
Pina Ferro