Il tribunale ha deciso: l'ex sindaco Aliberti torna in libertà

E' imputato per scambio elettorale politico-mafioso nell'ambito dell'inchiesta "Sarastra"

Scafati.  

L’ex sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, è un uomo libero. I giudici del tribunale di Nocera Inferiore, infatti, hanno alleviato la misura cautelare di cui era destinatario la fascia tricolore del comune dell’agro. Niente più arresti domiciliari a Praia a Mare ma il divieto di dimora a Scafati, e nei comuni limitrofi.

Il provvedimento è arrivato dopo un lungo braccio di ferro giudiziario nel quale Aliberti è stato anche rinchiuso in carcere dopo aver violato gli obblighi quando era ai domiciliari a Roccaraso. La decisione del tribunale – con il collegio presieduto dal giudice Raffaele Donnarumma – è arrivata dopo l’udienza di lunedì, senza che ci fosse apposita richiesta da parte della difesa.

Come si ricorderà, Pasquale Aliberti – insieme ad altri imputati – è coinvolto nell’inchiesta denominata “Sarastra” condotta dalla procura e dalla Direzione investigativa antimafia di Salerno. Nel mirino, in particolare, il presunto scambio elettorale politico-mafioso tra lo stesso Aliberti (e la moglie, il consigliere regionale di Forza Italia Monica Paolino) con i vertici del clan camorristico Loreto-Ridosso.

La decisione segna un ulteriore step del lungo braccio di ferro giudiziario che da anni si sta combattendo a Scafati. Una vicenda che ha finito col terremotare, inevitabilmente, anche la politica cittadina. Attualmente, infatti, Scafati è guidata da un commissario di nomina prefettizia dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere il comune per infiltrazioni malavitose. Nella prossima primavera si torna al voto, mentre la vicenda giudiziaria che vede coinvolto l'ex primo cittadino Pasquale Aliberti e la moglie Monica Paolino è ancora in corso. Veleni, accuse e polemiche in una campagna elettorale che si annuncia infuocata e condizionata dai procedimenti giudiziari.

Redazione Salerno