Neonata morta, madre accusata di omicidio preterintenzionale

Scagionati i 41 medici che avevano tenuto in cura la piccola dalla nascita fino al decesso

Battipaglia.  

I sostituti procuratori Roberto Penna e Francesca Fittipaldi hanno firmato il provvedimento di conclusione delle indagini preliminari, relative alla morte di una bambina di due mesi morta il 14 ottobre, dopo una crisi cardiaca ed un calvario vissuto tra quattro ospedali campani: San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Umberto I di Nocera Inferiore, Cardarelli e Santobono.

Le indagini effettuate dagli inquirenti, hanno scagionando i 41 medici che l’avevano avuto in cura dalla nascita fino al giorno della disgrazia, mentre restano come unici indagati: la madre, il padre e la nonna materna. La madre, D.S., è accusata di lesioni gravi e omicidio preterintenzionale, mentre la nonna G.P. e il convivente F.G., devono rispondere dell'accusa di calunnia nei confronti dei medici.

Proprio questi ultimi due, accusando i medici che avevano avuto in cura la piccola, avrebbero tentato di coprire le responsabilità della madre. I risultati dell'autopsia, effettuati sul corpicino della piccola, hanno scagionato i medici. Le due fratture al cranio, infatti, hanno determinato la morte della neonata, stando a quelle che sono le conclusioni dei periti nominati dalla procura.

Gli stessi medici che hanno effettuato l'autopsia fanno risalire questo trauma ad un periodo antecedente ai ricoveri ospedalieri della piccola.

 

Massimiliano Grimaldi