Si è tolta la vita nel suo appartamento a Scafati, dove viveva con il marito. Giuseppina V. di 45 anni ha deciso di farla finita conficcandosi un coltello appuntito in gola, tranciando così una delle due carotidi, e poi morendo dissanguata.
La donna è stata trovata senza vita nella camera da letto dell'appartamento di via Alcide De Gasperi proprio dal marito, un ingegnere meccanico e insegnante in una scuola superiore di Castellammare di Stabia. E' successo ieri poco prima delle 13. Inutile ogni tentativo di cercare di salvare la donna. In seguito il medico legale accerterà che la 45enne al momento del ritrovamento era già morta da diverse ore.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che, non notando alcun segno di infrazione, avevano da subito capito potesse essersi trattato di un suicidio. Ipotesi accertata poi in seguito all'esame della salma.
La donna avrebbe messo a segno un piano per uccidersi, afflitta da una grave malattia che le aveva tolto la voglia di vivere, cambiando del tutto la sua esistenza. Aveva anche dovuto rinunciare al lavoro, prima di stare male faceva la segretaria negli studi medici ed era molto conosciuta e benvoluta.
Così avrebbe aspettato di essere sola in casa, quando il marito era fuori per lavoro, per portare a termine il suo piano, studiato con precisione. La salma è poi stata posta sotto sequestro e trasferita nella sala mortuaria dell'ospedale di Scafati, sarà comunque effettuata l'autopsia per chiarire ancora meglio la causa del decesso. A disporla il sostituto procuratore della procura di Nocera Inferiore Donatella Diana.
S.B.