Un nucleo familiare che viveva con il denaro guadagnato dallo spaccio di droga. Questa mattina i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Nocera Inferiore, su richiesta della Procura, a carico di 4 indagati, ritenuti responsabili di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
In carcere sono finti due fratelli scafatesi di 60 e 55 anni, ed il figlio 25enne di uno di questi. Divieto di dimora in Campania, invece, per un 39enne di Santa Maria La Carità.
Le indagini sono partite nello scorso marzo, quando sono stati trovati, nelle pertinenze condominiali dell’abitazione del 55enne, circa 100 grammi di cocaina e 100 di marijuana. Di qui un'attività investigativa che avrebbe fatto emergere una serie di indizi nei confronti degli indagati, che, secondo gli inquirenti, avevano sostanzialmente fatto degli stupefacenti la loro unica fonte di sostentamento.
Fondamentale per le indagini il lavoro svolto sul fronte degli accertamenti patrimoniali.
Infatti i militari dell’Arma, oltre a rinvenire e sottoporre a sequestro la somma contante di circa 13mila euro nel corso del primo intervento, hanno scandagliato redditi e patrimoni, consentendo alla procura di richiedere ed ottenere un decreto di sequestro preventivo per ulteriori 400mila euro circa, depositati in conti correnti e prodotti finanziari rinvenuti nella disponibilità degli indagati, oltre ad una Mercedes ed un motoveicolo, risultati verosimilmente acquistati, sostiene l'accusa, con i ricavi provenienti dalle attività di spaccio. I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà, a titolo di concorso, altre cinque persone ritenuti fiancheggiatori dei destinatari del provvedimento restrittivo.
S.B.
