Preso l'ultimo boss cutoliano: estradato il "capozona"

Aveva in mano l'area di Nocera Inferiore

Accusato di estorsione e usura e della morte dell'avvocato Barbarulo

Nocera Inferiore.  

E' finita la fuga di un ex esponente della Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Macario Mariniello, è stato estradato infatti ieri mattina in Italia, dopo l'arresto avvenuto a Las Palmas, nelle Canarie, il 27 marzo scorso. Il 59enne era latitante dal 2017. Era stato fermato dalla polizia spagnola perchè destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, con le accuse di estorsione ed usura aggravata dal metodo mafioso. Una volta atterrato a Fiumicino, Mariniello è stato trasferito in carcere.

Nei prossimi giorni sarà sottoposto all'interrogatorio del gip.
A scortarlo in Italia personale del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip) del Dipartimento di pubblica sicurezza. Tutto è partito da un'indagine della Dda e dei Carabinieri del Ros che hanno individuato una serie di organizzazioni criminali che avevano in mano l'agro nocerino-sarnese. Mariniello, considerato a tutti gli effetti il capozona di Nocera Inferiore, dovrà essere sentito dai magistrati anche per una precedente estradizione che riguarda il processo per l'omicidio dell'avvocato Giorgio Barbarulo, che sarebbe stato ucciso da Mariniello nel luglio del 1980. Barbarulo fu ammazzato per punire la sua relazione con la sorella del 59enne e anche per consolidare la posizione di boss del territorio del cutoliano. Condannato all'ergastolo in primo grado con la pena ridotta in appello a 24 anni il processo fu poi annullato con rinvio al gip da parte della Corte di Cassazione.

In quegli anni Mariniello era già latitante per un altro duplice omicidio, quello dei coniugi Lorenzo – Pandolfi di Pagani. Condannato per associazione di stampo mafioso, omicidio ed estorsione dalla nuova indagine dei Ros del 2016 emerse come avesse messo su un giro di usura ed estorsione a gestione familiare.