E' stato disposto ieri sera il sequestro dell'impianto di depurazione di Capaccio Paestum, ritenuto responsabile della dispersione in mare dei dischetti di plastica lungo il litorale, dalla costa campana a quella toscana. I sigilli sono scattati in seguito all'operazione portata avanti dalla Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Salerno, coordinato dalla Procura della Repubblica.
Il provvedimento cautelare è stato eseguito dato che, dall'impianto di depurazione, è stato accertato siano fuoriusciti i dischetti di plastica, detti carrier, trovati sui litorali e causa di inquinamento ambientale. Il loro utilizzo era deputato al procedimento di depurazione dei reflui.
Le indagini portate avanti sono finalizzate, anche grazie all'immediata nomina di consulenti tecnici, ad accertare quali sono state le cause della fuoriuscita dei carrier ed il livello di inquinamento del fenomeno. Proprio in questa ottica - fanno sapere gli inquirenti - si è reso necessario il sequestro dell'impianto di depurazione per evitare ulteriori fuoriuscite.
Il risultato raggiunto è stato frutto del lavoro sinergico del personale della Guardia Costiera, nelle sue varie articolazioni nazionali, tra questi il reparto Ambientale Marino, il Nucleo Speciale di Intervento ed il Laboratorio Ambientale Mobile del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e territoriali, quali la Capitaneria di Porto di Salerno e l'Ufficio Circondariale Marittimo di Agropoli.
Il mistero dei fantomatici dischetti in plastica, in realtà filtri a bio massa adesa, si era diffuso per giorni, facendo temere un imminente disastro ambientale. Invase le spiagge del salernitano tra Eboli, Battipaglia e Pontecagnano, ma anche le coste Campane nei pressi di Ischia, i litorali del Lazio fino ad arrivare anche addirittura sulle spiagge della Toscana.
Questa sera la vicenda, le sue implicazioni e i possibili responsabili saranno raccontati in un'inchiesta video de la trasmissione "La Linea", curata da Rossella Strianese e in onda sul canale 696 di OttoChannel tv.
S.B.