Una vicenda dai contorni quantomeno disgustosi, che getta un'ombra sinistra sulla qualità dell'offerta sanitaria ai pazienti dell'ospedale "Santa Maria della Speranza" di Battipaglia. I carabinieri del Nucleo antisofisticazione guidati dal maggiore Vincenzo Ferrara hanno disposto l'immeidata chiusura della cucina nella quale si preparano le pientanze per i degenti del nosocomio della Piana del Sele. Decisivo un sopralluogo al quale hanno partecipato, oltre ai militari, anche il personale e il direttore dell'Asl di Salerno Antonio Giordano.
Ma andiamo con ordine. Tutto è partito dalla segnalazione di un paziente ricoverato nel reparto di ortopedia, che aprendo la cena che gli è appena stata servita si trova davanti ad una scena disgustosa: nel piatto infatti c'è una blatta. Scatta la segnalazione ai carabinieri della locale compagnia, guidati dal maggiore Erich Fasolino, e dei colleghi del Nas.
L'ispezione nei locali dove si preparano pranzo e cena non lascia spazio ad interpretazioni di sorta: nel corso del sopralluogo, infatti, vengono contestate numerose carenze igienico-sanitarie, pareti incrostate d'umidità e persino escrementi di ratti e, appunto, scarafaggi. Subito sono scattati i sigilli, con l'obiettivo di ripristinare immediatamente le condizioni minime di igiene e sicurezza per i pazienti. La direzione sanitaria battipagliese ha precisato che la gestione della preparazione dei pasti è affidata ad una ditta esterna, individuata direttamente dall'Asl.
Intanto, bisognerà arrangiarsi alla meglio. Il rancio è stato affidato all'azienda che si occupa della preparazione di pranzo e cena al vicino ospedale di Eboli, la stessa finita nel mirino a Battipaglia. Per i pazienti bisognerà fare i conti con non pochi disagi, in attesa che i lavori di adeguamento dei locali del "Santa Maria della Speranza" possano risolvere una situazione davvero incresciosa.
Giovanbattista Lanzilli