Omicidio di Cava: la verità dall'interrogatorio al marito

Parla l'assassino della 41enne uccisa a coltellate

Cava de' Tirreni.  

Oggi è il giorno dell'interrogatorio per Salvatore Siani, il 48enne di Cava de' Tirreni che lunedì scorso ha ucciso la moglie a coltellate nella casa che i due condividevano con i tre figli. Sarà sentito in giornata dal sostituto procuratore Roberto Lenza, all'ospedale Ruggi dove si trova ricoverato, ferito anche lui nella colluttazione con la donna, la 41enne Nunzia Maiorano. Siani, difeso dall'avvocato Agostino De Caro, dovrà rispondere alle domande del pm e dei carabinieri, guidati dal tenente colonnello Francesco Mortari.

E' arrivato dunque per il 48enne il giorno della verità. Spiegherà la dinamica di quei tragici momenti, di come abbia aggredito la donna, per chiarire agli inquirenti se si sia trattato di un omicidio premeditato o meno. Da i primi rilievi della scientifica sul posto pare che il 48enne abbia anche infierito più volte sulla donna, riempendola di botte, di calci, colpendola ripetutamente con otto coltellate e fracassandole il cranio.

Tutto davanti agli occhi del figlio di appena 5 anni e della madre di Nunzia. Una furia omicida che non si è fermata neppure davanti alle urla della donna che lo avrebbero implorato di lasciar stare la figlia. Ulteriori dettagli sul tragico uxoricidio li daranno anche i risultati dell'autopsia sulla salma della 41enne.

Nunzia al momento dell'aggressione pare stesse preparando il latte per il bambino che non era andato all'asilo e che sia stata aggredita alle spalle. Non è poi chiaro come l'uomo si sia procurato la ferita al torace, se se la sia auto inferta o se sia stata la moglie a colpirlo in un estremo tentativo di difendersi. Un dramma che ha sconvolto la comunità di Sant'Anna di Cava dove la famiglia viveva.

Una tragedia che forse la vittima temeva. Avrebbe raccontato ai familiari nell'ultimo periodo di come avesse paura del marito, paura che volesse farle del male. I due pare si stessero separando, quella trascorsa insieme doveva essere l'ultima notte per loro sotto lo stesso tetto, così, purtroppo è stato.  

S.B.