Scambio politico-mafioso: in manette l'ex vicesindaco

Nuovi sviluppi nell'indagine di Procura e Dda di Salerno: avrebbe garantito pacchetti di voti

L'inchiesta "Un'altra storia" aveva scoperchiato un presunto legame tra il clan guidato da Antonio Pignataro e candidati alle ultime elezioni amministrative di Nocera Inferiore. Nel mirino il consigliere uscente Carlo Bianco

Nocera Inferiore.  

Un'inchiesta che sta coinvolgendo nomi eccellenti della politica salernitana ed in particolare dell'agro. Emergono infatti nuovi sviluppi sull'indagine condotta da Procura e Direzione distrettuale antimafia di Salerno sul presunto scambio politico-mafioso al comune di Nocera Inferiore. Le indagini rientrano nell'ambito di "Un'altra storia", inchiesta che ipotizza i reati di associazione a delinquere di stampo camorristico, scambio elettorale politico-mafioso e corruzione elettorale.

E per il municipio salernitano si prospetta una nuova tempesta, con sviluppi clamorosi: Procura e Dda hanno infatti chiesto e ottenuto l’arresto dell’ex vicesindaco Antonio Cesarano. Nella stessa operazione sono state eseguite perquisizioni e sequestri di altri 9 indagati. I carabinieri del Ros hanno inoltre acquisito atti ritenuti utili all’inchiesta presso la sede municipale.

Secondo gli inquirenti Cesarano avrebbe garantito un pacchetto di almeno 100 voti a Carlo Bianco, consigliere uscente e candidato alle ultime elezioni amministrative del giugno 2017 nella lista dei “Moderati” a sostegno del sindaco Manlio Torquato. Bianco, non eletto, avrebbe stretto un patto con il clan legato alla Nuova camorra organizzata cutoliana guidato da Antonio Pignataro. Va ricordato che la fascia tricolore nocerina non è coinvolta né risulta iscritto nel registro degli indagati, anche se l'inchiesta lambisce una parte della coalizione che ha contribuito alla sua netta affermazione elettorale per il secondo mandato.

Secondo gli inquirenti il boss Antonio Cesarano si impegnava a sostenerlo elettoralmente e in cambio Bianco avrebbe fatta da trait d’union tra gli interessi del sodalizio criminale e la macchina amministrativa. In particolare nel mirino degli investigatori, emerso anche dalle intercettazioni del reparto operativo speciale dei carabinieri,è finita la delibera per un cambio di destinazione d’uso di un terreno adiacente alla parrocchia di Nocera per la realizzazione di una mensa Caritas nella zona di Montevescovado. Tra gli indagati, com’è noto, figura anche il parroco, Alfonso Santoriello.

GbL