Nel mirino delle fiamme gialle un casale storico nella zona protetta dell’area archeologica di Paestum, già utilizzato nel corso della seconda guerra mondiale come “posto di ristoro”. Il Comune di Capaccio aveva dato in gestione all' Ente Morale Ente per le Antichità ed i Monumenti della Provincia di Salerno il bene che, a sua volta, aveva provveduto ad affittare ad una nota famiglia del posto per la gestione di un’attività di ristorazione.
La guardia di finanza di Salerno, nell’ambito dell’operazione denominata “Nettuno”, al termine della attività di indagine coordinata dal sostituto Ferruccio Capalbo, della Procura Regionale della Corte dei Conti, ha segnalato un complessivo presunto danno erariale per oltre ottocentomila euro, causato dagli ex vertici dell’Amministrazione comunale di Capaccio/Paestum e dal legale rappresentante dell’Ente. L'operazione condotta dai finanzieri della compagnia di Agropoli ha riguardato la gestione del casale.
Dalle indagini sarebbe emerso, infatti, che i canoni di affitto del prestigioso immobile, peraltro irrisori, confluivano direttamente sul conto corrente del rappresentante che se ne sarebbe appropriato indebitamente, realizzando un presunto danno erariale di oltre 100mila euro.
Tale danno va ad aggiungersi all’omessa determinazione e riscossione di un canone adeguato al reale valore di mercato del bene. L’azione della Procura coinvolge sia l’amministrazione dell' ente morale sia dirigenti ed ex sindaco del comune di Capaccio.
Redazione Salerno