Prima lo accoltella, poi l'implora: ti prego non mi denunciare

L'infermiere di Nocera colpito davanti alla figlia di otto anni del suo aggressore

L'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato

Nocera Inferiore.  

 

“Ti prego, non mi denunciare”, queste le parole pronunciate dal 42enne Davide Sanzone Giancane, accusato dell'omicidio dell'infermiere 52enne di Nocera Inferiore, Maurizio Fortino, subito dopo avergli inferto il colpo mortale alla schiena.

Fortino stava scappando via per prendere il suo scooter ed allontanarsi dalla casa della ex del suo aggressore. Giancane era da poco rientrato da Milano e si era recato da lei per vedere sua figlia di otto anni. Però nel bagno dell'abitazione, in via Origlia, aveva trovato Maurizio Fortino che pare frequentasse da tempo l'appartamento, e, forse preso da un raptus, aveva colpito con un coltello l'infermiere alla schiena, perforandogli un polmone.

Tutto, sembra,sotto agli occhi della figlia di otto anni. A questo punto Fortino, spaventato e ferito, era fuggito verso il suo scooter, seguito da Giancane che lo aveva implorato: “Non mi denunciare, mi dispiace, non volevo farti del male”. Una corsa inutile verso il pronto soccorso dell'ospedale Umberto I per il 52enne, che era morto pochi minuti dopo. I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore in poco tempo avevano rintracciato il suo aggressore che, nel frattempo, si era allontanato.  

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Ora il 42enne è accusato di omicidio volontario aggravato dal fatto che sia stato compiuto davanti ad un minore. I due uomini si conoscevano, quando Giancane aveva scoperto Fortino in casa, era iniziato un litigio, prima in bagno, poi in cucina dove il 42enne aveva afferrato un coltello e l'aveva usato contro la vittima

?Si attende la convalida del fermo, adottato in una storia che ha scosso la comunità di Nocera Inferiore dove Fortino era molto conosciuto. Non si parla d'altro che di queste tre famiglie distrutte dalla violenta morte dell'infermiere.  

Redazione Salerno