Cantiere irregolare, sigilli alle transenne dei lavori di realizzazione dle nuovo polo scolastico a Scafati. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, a Scafati, insieme a quelli della locale stazione, al termine di un controllo hanno apposto i sigilli di sequestro all’intera area.L’attività di polizia giudiziaria eseguita dai Carabinieri e che ha portato al sequestro preventivo d’iniziativa di un’area di cantiere estesa per una superficie di circa 15.000 m.q., è stata coordinata dal sostituto Procuratore dott.ssa Mafalda Daria Cioncada, della sezione reati ambientali della Procura Nocerina, guidata dal Procuratore Capo Giovanni Francesco Izzo.
Le segnalazioni. Diverse erano state le segnalazioni pervenute da parte di cittadini ed amministratori locali per il potenziale pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente dovuto a quel cantiere. Vicino all'area infatti c'è un plesso scolastico frequentato da numerosi alunni, insegnanti e personale amministrativo, messi a rischio, secondo quanto segnalato, proprio in relazione ai rifiuti rinvenuti durante le operazioni dello scavo di cantiere, nonché nella gestione dei rifiuti prodotti per l’abbattimento delle strutture preesistenti.
Il sequestro. Così si è proceduto al sequestro preventivo di iniziativa della polizia giudiziaria di un’area di cantiere di circa 15.000 m.q. interessata dalla presenza dei rifiuti per complessivi 12.000 metri cubi circa.
Dall’avvio dei lavori, lo scorso luglio, sarebbe emerso che la società appaltatrice aveva provveduto alla demolizione di strutture già esistenti quali il palazzetto dello sport e la scuola materna; i militari del N.O.E. hanno poi rinvenuto diversi cumuli di rifiuti di differente natura, costituiti da pezzi di calcestruzzo derivanti dalla demolizione di travi e di pilastri della scuola materna, cumuli di guaina bituminosa derivante dalla copertura di una preesistente struttura, cumulo di rifiuti quali terreno frammisto a materiale inerti, cumulo di rifiuti provenienti dalla demolizione del palazzetto dello sport, ed infine un ulteriore cumulo di rifiuti del tipo terreno frammisto ad inerti, provenienti dallo scavo delle fondazioni, per un totale approssimativo di circa 12.000 metri cubi.
Durante il ccontrollo la società esecutrice dei lavori non avrebbe, secondo quanto riferito nella nota stampa, fornito alcuna documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti prodotti dal luglio 2014, pertanto gli stessi rifiuti risultavano illecitamente stoccati; si accertava dunque che l’impresa aveva effettuato la gestione e lo stoccaggio abusivo (messa in riserva) dei rifiuti speciali, in assenza della prescritta iscrizione/autorizzazione, così in violazione della normativa ambientale, rifiuti tra l’altro completamente esposti agli agenti atmosferici, direttamente su nudo terreno e senza sistema di raccolta e/o regimentazione delle acque meteoriche e di dilavamento.
«Al termine del controllo - si legge nella nota -, alla luce delle emergenti responsabilità penali per la violazione dell’articolo 256 del D.Lgs 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente) circa la gestione non autorizzata di rifiuti speciali, una persona, il legale rappresentante della società esecutrice dei lavori, è stata deferita in stato di libertà ai magistrati della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore, guidata dal Procuratore Capo Giovanni Francesco Izzo. Le attività di indagine proseguiranno per la verifica di ulteriori responsabilità penali nonché con specifici accertamenti tecnici unitamente a personale dell’Arpac di Salerno che provvederà a caratterizzare i rifiuti ed a stabilirne le caratteristiche ed il codice CER anche per verificare la potenziale pericolosità.