Bimba morta: imputata la madre, ricusazione per i periti

Si dovrà attendere per il processo

Pontecagnano Faiano.  

C’è ancora da attendere per sapere la verità sulla bambina di due mesi che morì nel 2014 al Santobono di Napoli, secondo l’accusa, a seguito degli scossoni dati dalla mamma: il processo non potrà ancora iniziare perché, dopo una iniziale richiesta di ricusazione dei periti nominati dal tribunale, da parte dei legali delle difes,e i tre medici del Bambin Gesù di Roma incaricati dai giudici della Corte d’Assise (il medico legale Antonio Olevano, il radiologo Tommaso Tartaglione e l’anatomopatologo Vincenzo Arena) hanno rimesso il loro mandato, pare per alcune irregolarità che il presidente del collegio, Massimo Palumbo, avrebbe accertato in seguito alla richiesta degli avvocati nell’esecuzione della perizia commissionata.

Quindi il 20 marzo prossimo nel corso del dibattimento saranno nominati nuovi periti. C’è da accertare se le ferite riportate al cranio dalla piccina siano state provocate dalla madre con degli scossoni e le siano state fatali, e se le costole trovate fratturate si siano rotte a causa di lesioni provocate dalla donna o da una osteopenia, malattia che le rende fragili.

La mamma della piccola è imputata di omicidio colposo, il padre e la nonna sono accusati di calunnia: avrebbero saputo tutto del caso quando hanno sporto denuncia contro il personale sanitario. L'inchiesta partì dalla Procura di Salerno su richiesta dei genitori, una coppia di Pontecagnano.

Redazione Salerno