Come era prevedibile la procura antimafia di Salerno sta recuperando i video, che sarebbero almeno tre, girati da alcuni cittadini di Pagani e che ritraggono la processione del venerdì Santo, con le tre soste incriminate. Le statue di Gesù e della Madonna, stando a ciò che è emerso dalla vicenda, avrebbero effettuato queste soste, in segno di saluto e di rispetto, presso le tre residenze delle storiche famiglie paganesi che fanno parte dei clan camorristici dell’Agro Nocerino Sarnese. Tre portoni toccati, con il classico inchino, lungo via Amendola, partendo dalla chiesa della Madonna delle Grazie e in piazza Cappella. Andando contro i divieti posti dal Vescovo e dal parroco Raffaele Corrado, che durante la processione ha avuto anche una discussione accesa con alcuni passanti, per cercare di impedire la tradizionale sosta in piazza Cappella. Il prete, infatti, ha addirittura chiamato i carabinieri, ma la “tradizione” si è consumata regolarmente. In città tutti sanno cosa è successo, ma le bocche sono cucite. Nessuno è disposto a commentare l’accaduto, a spiegare come mai quelle tre soste sono avvenute proprio in prossimità delle abitazioni delle famiglie “d’onore”. Ma l’ordine dato ai portatori era chiaro: le statue non devono fermarsi davanti a nessun portone. Monsignor Giuseppe Giudice e don Flaviano Calenda, parroco della chiesa del Corpo di Cristo, lo avevano anche indicato su un manifesto, proprio perché temevano che questa cosa si verificasse. Ed, infatti, la preoccupazione era fondata, visto che sia la statua della Madonna, che quella di Cristo, sono state abbassate e sollevate per ben due volte. Due inchini davanti alla casa del boss, che ora hanno fatto scoppiare l’ennesimo caso.
La processione finisce sotto inchiesta per gli inchini al boss
La Procura Antimafia di Salerno ha aperto un'indagine per recuperare i video della funzione
Pagani.