"Inquinamento del Sarno e Pce, la Regione faccia chiarezza"

La petizione del Comitato "No Vasche" alla Commissione Ambiente di palazzo S. Lucia

Nocera Inferiore.  

“Si faccia chiarezza sull'inquinamento del fiume Sarno e sullo stato di contaminazione della falda acquifera da tetracloroetilene”. E' il senso della petizione promossa da Emiddio Ventre presidente del Comitato “No Vasche, Si al disinquinamento, Si alla messa in Sicurezza”. Si punta ad ottenere una audizione in commissione Ambiente Regione Campania. La petizione pone alcuni quesiti: “conoscere lo stato attuale dell'inquinamento delle falde di Solofra e Montoro, relativo piano di caratterizzazione e bonifica; qualità dell'acquifero di Sarno e dei pozzi utilizzati dalla Gori Spa e dall'Acquedotto dell'Alto Calore Servizi Spa. Le cause del mancato completamento della rete fognaria e collettori nell'Agro Nocerino (progetto del Generale Iucci e successivamene affidati all'Arcadis), in quanto ci risulta che ancora i comuni di Nocera Inferiore, Pagani, San Valentino, San Marzano, Sarno, Poggiomarino, Striano e Scafati non sono collegati ai depuratori costruiti dall'allora Commissario Straordinario Iucci per la bonifica del Sarno e che quindi si scarica direttamente nei fiumi e canali. Conoscere i pericoli per la salute dei cittadini di Nocera Inferiore in quanto l'assenza del collegamento al depuratore ci porta ancora oggi a scaricare i reflui civili nel torrente Cavaiola (es. scarichi sotto il ponte di via Citarella e di via Cabrera, ecc.) per cui in pieno centro cittadino scorrono i reflui maleodoranti di miglia di persone come accadeva 2000 anni fa nell'antica Pompei. Situazione che si è aggravata, paradossalmente, con la chiusura di scarichi illegali nei comuni a monte convogliandoli al depuratore di Nocera Sup. Per cui è venuto meno l'effetto diluizione che abbatteva il carico inquinante. Sapere il perché la Gori Spa ordina di by passare le vasche Imhoff (primo sistema di depurazione) esistente a pié di fabbricato anche nei comuni o nelle zone di comuni non ancora allacciate al depuratore. Inoltre, anche là dove esiste il collettore, l'assenza della separazione della rete fognaria in acque bianche e acque nere porta in periodi di assenza di pioggia all'emissione di cattivi odori provenienti dalle caditoie stradali il cui effetto sifone viene meno in assenza di acqua”. Ed ancora.

“Conoscere i risultati delle analisi delle acque in uscita dei depuratori di Solofra, Mercato San Severino, Nocera Superiore e Angri (Orta Loreto) e che questi siano pubblicati periodicamente sul sito dell'Arpac. In seguito agli ultimi fatti di cronaca di Solofra relativi all'inquinamento delle falde da tetracloroetilene e la pressione esercitata sugli organi di controllo, si chiede di rendere obbligatorio per le aziende del polo conciario un sistema di monitoraggio puntuale tra acqua in entrata e acqua reflua in uscita con obbligo del pagamento del canone di depurazione in base all'acqua approvvigionata (Modello del Distretto Santa Croce sull'Arno, Gori, ecc.) in modo da disincentivare gli scarichi illegali nel torrente attraverso altre la rete meteorica o addirittura direttamente nel sottosuolo al fine di eludere i costi di depurazione. Chiedere agli Onorevoli membri della commissione di farsi promotori nei confronti del Consiglio Regionale di una legge che vada a tutelare i serbatoi idrogeologici naturali della regione in base al art. 94 DLgs 152/06 "Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano" in particolare per i c.d. Santuari dell'acqua" dei Monti Picentini, Monti di Muro Lucano - Monte Marzano - Monte Ogna-Contursi Terme - Monti della Maddalena”. Il Comitato chiede anche “di avviare i lavori di messa in sicurezza del fiume Sarno, con particolare riferimento agli argini fatiscenti della Solofrana che quanto rompe le mura che la contengono, porta un carico inquinante che rende incoltivabili i terreni allagati per decenni (fonti Arpac); per cui si richiede di stralciare dal Grande Progetto Sarno le c.d. Vasche di laminazione (che rappresenterebbero la fonte permanente di inquinamento delle falde) e avviare subito lavori di ampliamento della sezione idraulica, rifacimento e dragaggio dell'intero corso d'acqua. All'audizione si chiede di invitare Comitati, Associazioni e portatori d'interesse ambientale, Assessore all'ambiente della Regione Campania, Arcadis, Gori, Arpac, Acquedotto Alto Calore Servizi, i Sindaci dei comuni di Nocera Inf. Nocera Sup., Pagani, San Valentino, Sarno, San Marzano sul Sarno, Striano, Poggiomarino, Solofra, Scafati, Direttori dei depuratori di Solofra, Mercato San Severino, Nocera Sup. e Angri”.  

Redazione