L'addio a Marco: lacrime e palloncini bianchi, "ciao cyborg"

In centinaia per l'ultimo saluto al ventenne morto in un incidente stradale

Capaccio.  

Commozione e tanti fiori e palloncini bianchi hanno accompagnato il feretro di Marco Coviello, il ventenne morto martedì notte in un incidente stradale con il suo scooter in via Laura, a Paestum. In centinaia ieri pomeriggio hanno affollato la chiesa di Santa Rita, nella contrada del Rettifilo. Piena la chiesa e lo spazio esterno, tantissimi gli amici di Marco con indosso una maglietta con la scritta “ciao cyborg” e “l’unione che non muore”, con il volto del giovane ragazzo felice e spensierato. Così lo hanno voluto ricordare tutti, troppo giovane per andare via. Il parroco che ha celebrato la funzione religiosa nel dare l’ultimo saluto ha detto ai presenti: “solo la fede potrà aiutare la famiglia a superare questo dolore, non possiamo capire la morte perché Dio ci ha fatto per la vita, difronte a lei siamo impotenti, la morte non è controllabile, è un mistero. E’ giusto che ci chiediamo perché un giovane debba morire a vent’anni, ma purtroppo non c’è una risposta, la morte non è un dono di Dio ma la strada alla vita eterna, ed è in questo che dobbiamo credere”. E a salutare il passaggio del feretro lo striscione scritto dagli amici “nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta”.

Redazione Salerno