Sono vivi per miracolo. La famiglia Cinque di Scafati durante la corsa impazzita del Tir sulla promenade di Nizza, si è divisa nel caos generale. Papà e mamma sulla spiaggia, la figlia in un locale. Collegamenti bloccati. Sono state ore di terrore ma adesso sono finalmente a casa. Ieri l'abbraccio all'aeroporto di Capodichino. Felicia, 22 anni, è scoppiata in lacrime quando ha potuto vedere il fidanzato. Sono arrivati con il primo volo disponibile per Napoli, dopo l'attentato, alle 12.34. Insieme a lei i genitori Francesco Cinque e Annamaria e i nonni. Tutti insieme quella sera stavano guardando i fuochi d'artificio sul lungomare di Nizza. Mamma e figlia si tenevano per mano, quando all'improvviso sono arrivati gli spari e la ragazza è finita travolta nel caos sul lungomare. I genitori si sono messi in salvo al porto, Felicia era sola nel fuoco incrociato a 10 metri dal camion dell'attentatore. Appena laureata in psicologia, per lei questa era la vacanza tanto agognata e meritata che si è trasformata in una notte di terrore. Spinta dalla folla ha raccontato, era terrorizzata, ha tentato di nascondersi per mettersi in contatto con il ragazzo ma invano. I suoi genitori intanto la stavano cercando, ma le linee erano tutte bloccate.
Poi grazie al ponte telefonico con l'Italia, finalmente il fratello da Milano è riuscito a parlare con Felicia e ha comunicato ai suoi dov'era. La polizia l'aveva costretta ad entrare nell'hotel Meridien per proteggerla, ma nel frattempo si era persa anche la madre.
Per i familiari che hanno atteso con grande ansia il rientro in italia, sono stati giorni di vera angoscia. "Se fosse accaduto dieci minuti prima, sarebbe stata una carneficina – ha dichiarato il padre – Non tornerò mai più a Nizza. Anche se ho la sensazione che questo terrore non ci lascerà mai più, siamo ancora esposti, può succedere ovunque". A Scafati ad attenderli tutti i parenti e gli amici e tanti cittadini del centro salernitano che sono stati in apprensione in questi giorni. Apprensione che per molti altri italiani non è ancora terminata.
redazione Salerno