Parco urbano dell'Irno invaso da erbacce e rifiuti

La denuncia di Legambiente Valle dell'Irno

Baronissi.  

Il parco urbano dell'Irno, una promessa non mantenuta. Nato nel 2008 con l'ambizione di diventare un “polmone verde” tra Salerno e la valle dell'Irno, è finito con il piombare in uno stato di assoluto degrado ed abbandono. Dei tre laghetti realizzati due sono quasi completamente prosciugati. Ne “sopravvive” uno solo. Il problema però è che a causa di questo stato di cose la funzionalità fluviale dell'intera area risulta compromessa. Non solo. Sulle rive del corso d'acqua la fanno da padrone rifiuti di ogni tipo: bottiglie di plastica, cartoni, pezzi di polistirolo, confezioni di detersivo, palloni. Manca la manutenzione del verde. Rovi e sterpaglie testimoniano come il bosco si stia progressivamente riappropriando di quest'area. Per denunciare questo stato di cose gli attivisti del circolo di Legambiente Valle dell'Irno si sono ritrovati davanti all'ingresso dell'area verde.

“Abbiamo ricevuto, spiega Cristina Iuliano presidente di Legambiente Valle dell'Irno, tante segnalazioni da parte dei cittadini sullo stato in cui versa il parco. La manifestazione che abbiamo organizzato vuole essere un modo per riaprire il confronto con il territorio e con le amministrazioni”. Ed ancora. “Come Legambiente riteniamo che il parco urbano dell'Irno abbia delle immense potenzialità affinchè però queste potenzialità vengano messe a frutto è necessaria una inversione di tendenza. E' necessaria una gestione aperta al territorio. I cittadini devono poter godere di quest'area così come prevedeva il progetto”.

Alla “passeggiata contro il degrado” ha aderito anche Serafino De Salvo assessore all'ambiente del comune di Baronissi. “Pensare di far ricadere sulle spalle dei soli comuni di Baronissi e di Pellezzano l'onere della gestione è illusorio”. “Quello che stiamo cercando di fare, ha spiegato De Salvo, è tirare dentro nella gestione enti come la Provincia di Salerno, l'Università degli Studi, la Comunità montana. Con questo patto tra enti ritengo sia possibile voltare pagina ed immaginare una gestione più efficiente del parco urbano”

G.A.