«Noi siamo musulmani. I terroristi no. Chi ha fatto quello che è successo a Parigi non è musulmano». Milaudi, 45enne originario del Marocco, ha la cittadinanza italiana, arrivò ventisette anni fa per lavorare. Ogni giorno parte per i campi a San Valentino Torio, dove fa il bracciante, poi torna e pratica il suo credo. Nella Moschea al centro di Sarno, due ragazzi pregano in ginocchio. Questa è la casa di Allah, tra le mura di un bilocale affacciato sulla strada, lungo via Fabricatore, a due passi dal comune. Qui uomini venuti da un altro mondo, in prevalenza magrebini, svolgono il loro rito.
«Vogliamo la pace, siamo contro la violenza. Chi è questa gente che fa queste cose? Siamo fratelli, tutto il mondo è paese. Perchè uccidere? perchè il sangue? Nessuna religione dice di uccidere le persone. Chi dice questo non crede in Dio. Uccidere le persone è il primo dei peccati per l’Islam».
Redazione Sa