Si è svolto il Congresso Nazionale della CISL FP a Firenze nelle giornate dall'8 al 10 aprile 2025 e al termine dei lavori Miro Amatruda, segretario generale della CISL FP di Salerno e Valeria Raimo, segretaria organizzativa del sindacato salernitano sono stati eletti nel Consiglio Generale Nazionale. Il tema principale della assemblea è stato “Insieme diamo voce al futuro, per i servizi pubblici, per le persone, per un paese migliore” e il congresso ha visto la partecipazione di centinaia di delegati provenienti da tutte le regioni del Paese ed è stato alimentato da un dibattito intenso nel quale sono state tracciate le ipotesi e linee di intervento per la contrattazione in tutti i settori che la federazione rappresenta – Sanità Pubblica e Privata, Funzioni Locali e Centrali, Terzo Settore e Cooperativismo Sociale.
L’ingresso dei due dirigenti salernitani nel consiglio generale della Federazione è il riconoscimento del grande lavoro svolto sul territorio di rappresentanza e di sostanziale crescita della CISL FP di Salerno in tutto il comparto. "Sono molto soddisfatto - dichiara Miro Amatruda -poiché l’attestazione di stima che quotidianamente i vertici della federazione hanno in questi anni sempre dimostrato è stata suggellata con la individuazione di ben due delegati a far parte del Consiglio nazionale. Devo ringraziare tutti i delegati al Congresso che ci hanno votati, il segretario nazionale neo eletto Maurizio Petriccioli per la fiducia riposta nel nostro gruppo dirigente che mi coadiuva quotidianamente, i segretari Alfonso Della Porta e Valeria Raimo, le decine di delegati, dirigenti e responsabili di settore e di comparto salernitani che veicolano le nostre idee ma soprattutto le migliaia di lavoratori iscritti che hanno negli ultimi anni reso grande la nostra organizzazione sul nostro territorio, legittimandola sui tavoli delle trattative e conferendole la credibilità che un sindacato di prossimità acquisisce e mantiene esclusivamente attraverso la presenza costante in ogni luogo di lavoro “tra e per” tutti i lavoratori che rappresentiamo", conclude Miro Amatruda.