"La Procura di Salerno, in questo momento, e' un ufficio che non ha procedimenti con termini di indagine scaduti. E questo credo che sia nell'interesse dei cittadini, che hanno diritto, come dice la Costituzione, a definire i processi in termini ragionevoli". A dirlo e' il procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, a margine della presentazione, all'Ateneo di Salerno, del progetto di lavoro congiunto tra l'Universita' e la Procura, che ha portato alla stesura del Bilancio di responsabilita' sociale di quest'ultima, che sara' presentato la prossima settimana al palazzo di giustizia. "Colgo l'occasione per ringraziare l'Universita'", premette Borrelli, sottolineando che "abbiamo ritenuto di aprire quelli che sono i risultati di un impegno della Procura della Repubblica a partire dal 2018 a quella che e' la lettura dei dati da parte della cittadinanza, in nome della quale viene amministrata la funzione giudiziaria".
"Credo - rileva - che siano dei dati interessanti, che attestino la produttivita' dell'ufficio, le condizioni in cui l'ufficio si e' trovato a operare, i costi che spesso formano oggetto di polemiche, a volte pretestuose, dell'attivita' giudiziaria. Cosi', tutti sono in grado di verificare se, poi, i risultati siano o meno proporzionati agli impegni, ai costi, alle possibilita'. L'Ufficio si e' messo a nudo e si e' sottoposto al giudizio della cittadinanza". Borrelli constata che "abbiamo coniugato l'abbattimento del carico con una selezione dei processi sui quali lavorare e intervenire, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo". E spiega: "Ridurre il numero dei processi e' una cosa importante in assoluto; ridurre la durata dei procedimenti assume un'importanza maggiore perche', ad esempio, evita che i procedimenti piu' complessi vengano accantonati. Se al posto di un procedimento complesso se ne definiscono cinque non complessi - ragiona - il carico si riduce, pero' evidentemente il procedimento complesso rimane pendente. Invece, siamo riusciti, mettendoci in scia di un lavoro iniziato precedentemente, a realizzare questo ulteriore step, che credo sia importante". Nel corso del suo intervento, il capo dei pm salernitani anticipa che, dal 2018 al 2024, "nonostante il periodo di inflazione che ha caratterizzato, la spesa per le intercettazioni si e' ridotta di 200mila euro". E, certamente, "l'attivita' della Procura della Repubblica, in questi tre anni, non e' stata inerte - rimarca Borrelli - e credo che ci possa essere riconosciuto un certo impegno in attivita' investigative complesse".