Da Eboli, dove ha inaugurato quattro nuove sale operatorie dell'ospedale, il governatore Vincenzo De Luca è tornato a parlare della battaglia sull'Autonomia Differenziata. "La Corte Costituzionale ha smantellato la legge Calderoli. Così come l’hanno presentata, praticamente è saltata, non farà più nessun passo in avanti. Ci vorranno mesi per riprendere il lavoro parlamentare. E soprattutto - ha aggiunto De Luca - dovremo tener conto di quello che aveva eccepito la Regione Campania e che ha accettato la Corte Costituzionale. E cioè: prima di procedere dovete definire i Lep, i livelli essenziali di prestazione per tutti i cittadini italiani, uguali dal Piemonte alla Sicilia. Poi dovete finanziarli i Lep, non definirli sulla carta. E poi dobbiamo stabilire che le regioni ricche non possono incamerare i tributi nazionali e tenerseli al nord. Questo ha stabilito la Corte Costituzionale, cioè che il principio di solidarietà e di unità nazionale, articolo 119 della Costituzione, deve essere rigorosamente rispettato”.
Non è mancata una stoccata ai partiti: "Devo dire che ho visto in questi giorni molti che si rallegravano per il successo, devo ricordare che in questo anno che abbiamo alle spalle nessuno si è battuto contro l’Autonomia differenziata tranne la Regione Campania. Nessuno era a Roma quando facevamo la manifestazione contro l’Autonomia differenziata e trovavamo davanti la polizia in assetto antisommossa. Allora non c’era nessun partito che era impegnato seriamente contro questa legge. È l’Italia, quando poi arrivano i risultati sono tutti i vincitori”.
E ancora: “I miei colleghi del Nord si stanno rallegrando, hanno avuto un successo. È come quando si fa l’intervento chirurgico e l’intervento è perfettamente riuscito ma il paziente è morto. Così la legge Calderoli: è stata pienamente acquisita dal punto di vista della costituzionalità ma i suoi contenuti sono stati dichiarati incostituzionali. Battute a parte, dovremo andare avanti con grande serenità, probabilmente salta il referendum perché la legge non ci sarà più e dovrà essere modificata. È un’occasione per apprezzare la linea della Regione Campania che da sempre è la linea della burocrazia zero, questo serve a unire l’Italia, a dinamizzare il paese, a modernizzare il sistema italiano. Le altre cose non servono a nulla”.