“Il tema dell’imputabilità è legato a sua volta agli enormi progressi che stanno facendo le neuroscienze che ci consegnano nuove visioni sulla imputabilità. È un tema delicatissimo in cui non posso azzardare conclusioni e anticipazioni, dobbiamo confrontarci”. Così Giuseppe Santalucia, presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, da Salerno ha risposto a chi chiedeva di una possibilità di rivedere la norma legata all'imputabilità dei minorenni. Un tema delicato e quantomai attuale, ancor di più in questi giorni in cui si sono verificati gravi fatti di cronaca con protagonisti diversi giovanissimi. “Recentemente ne abbiamo fatto un incontro in Corte Cassazione con psichiatri per verificare se siano ancora valide le categorie su cui il codice del 30 ha costruito l’imputabilità, alcuni progressi sono stati fatti dalla giurisprudenza. Certo – ha aggiunto - la soglia di maturazione psicologica, psico psicofisica che poi determina l’imputabilità è scelta assai delicata, ma tutto è interamente rimessa al legislatore”.
Da Salerno - dove è intervenuto in un convegno su “La prova nel processo penale” organizzato a Salerno dall'associazione Lapec - Santalucia è tornato anche sullo scontro con il Governo per la questione migranti. “I problemi della modernità sono tanti e complessi e ci pongono di fronte a sfide importanti. L’immigrazione è oggi il terreno su cui si verifica questo scontro, che per noi non è uno scontro, quanto il subire una ingiustificata non accettazione di alcune decisioni giudiziarie - ha aggiunto -. Mi rendo conto che l’immigrazione è un fenomeno assai complesso, la politica deve poterlo gestire. Quello che diciamo noi è che ogni gestione del fenomeno migratorio deve rispondere alla tutela di alcuni diritti fondamentali e sono fondamentali nella misura in cui non sono comprimibili e la giurisdizione è lì per tutelarli. Si abbasseranno i toni? Io lo spero vivamente”, ha concluso Santalucia.