Incendio Persano, Borrelli: appare doloso, rilevati più punti di innesco

"Non è neanche una zona sorvegliata militarmente, non c’è una ronda di sentinella"

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Serre.  

Sulla vicenda dell’incendio dei rifiuti di Persano, "ho trasmesso una relazione questa mattina concernente i fatti pubblici immediatamente percebili. I rifiuti vengono stoccati sulla base di un’intesa tra la regione Campania e il ministero della Difesa in una zona militare, che però costituisce un ampio comprensorio recintato, videosorvegliato unicamente nella porzione concernente il cancello di ingresso, quindi accessibile senza particolari difficoltà. Non è neanche una zona sorvegliata militarmente, non c’è una ronda di sentinella che passa per i confini dell’area militare. L’incendio, dagli accertamenti che abbiamo fatto, appare essere un incendio doloso perché sono stati rilevati più punti di innesco". Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Giuseppe Borrelli, in audizione in commissione Ecoreati, nell’ambito del filone d’inchiesta relativo all’analisi dei traffici internazionali di rifiuti, con particolare riferimento a quelli in uscita verso altri Paesi.

Il procuratore ha parlato anche delle condizioni del porto di Salerno: "un luogo particolarmente caratterizzato per l'importazione e l'esportazione di merci illecite" soprattutto a causa "dell'assenza di attrezzature di controllo dei container che si muovono in entrata e in uscita". A cio' si aggiunga anche la "diffusa serie di infedelta' da parte di quelli che dovrebbero essere gli organi preposti ai controlli".Borrelli ha sottolineato che "c'e' necessita' di uno scanner di ultima generazione", circostanza che il magistrato ha evidenziato nelle sedi opportune. "L'Agenzia delle dogane da tempo mi dice che e' in corso di installazione questo scanner - ha aggiunto Borrelli -. Ci auguriamo che sia fatto nel 2024".