Bimbo ucciso dai cani, D'Acunto: "Censimento e verifica delle razze pericolose"

Gli interrogativi della Guardia Agroforestale Italiana dopo la tragedia di Eboli

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Eboli.  

Sgomento e rabbia della Guardia Agroforestale Italiana per la morte del bimbo ucciso da due pitbull ad Eboli, in località Campolongo. "Un bimbo è morto a causa di due cani rientranti nelle razze ritenute perocolose", si legge in una nota diffusa dalla Guardia Agroforestale Italiana. "Non solo guinzaglio e museruola sono obbligatori in luoghi pubblici, ma anche polizza assicurativa di responsabilità civile per i proprietari dei cani aggressivi. Sono queste alcune delle prerscizioni contenute nell'ordinanza del MInistro della Salute del 6 agosto 2013 e pubblicata sulla gazzetta Ufficiale n. 209 dello stesso giorno. Ma ci chiediamo: queste leggi vengono rispettate? E sopratutto, gli organi che dovrebbero verificare l'applicazione della stesse sono presenti sui territori?Nei paesi tra gli altri è compito della polizia municipale e delle ASL verificare le condizioni in cui vengono detenuti questi cani, se vengono rispettate le ordinanze e sopratutto come vengono cresciuti questi animali. Le Prefetture rilasciano ad associazioni riconosciute in tali ambiti la nomina di guardia zoofila, con funzioni, per gli animali d'affezione, di polizia giudiziaria, ma scarsa è la presenza sul territorio, e si rispecchia anche nel vedere numerosi cani a catena e la scarsità di agenti sul territorio".

"Chiediamo un censimento dei cani nei comuni e la verifica delle razze pericolose, chiediamo interventi di prevenzione immediata affinché non si verifichino altre morti innocenti", ha dichiarato il presidente nazionale Antonio D'Acunto.