Salerno, presentato il progetto "Motor Sensory Room"

Prevede un training educativo-riabilitativo di tipo sensoriale e motorio per i bambini

salerno presentato il progetto motor sensory room
Salerno.  

Incremento delle abilità sensoriali e psicomotorie in bambini di prima e seconda infanzia con disturbi dello spettro autistico: è questo l’ultimo impegno, in ordine di tempo, della Cooperativa Sociale Giovamente. Il sodalizio ha portato a termine una importante ricerca: “M.S.R.”, Motor Sensory Room, con l’obiettivo di predisporre un training educativo-riabilitativo di tipo sensoriale e motorio per bambini dai 18 mesi ai 10 anni.

Lo studio condotto dalla pedagogista Rosa Mandia e tre collaboratori di Giovamente, con la partecipazione dell’Università di Salerno, Dipartimento di Medicina, Chirurgia ed Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”, grazie alla collaborazione della professoressa Giulia Savarese, è stato illustrato oggi a Salerno presso la sede dell'associazione.

All’incontro con la stampa hanno partecipato, oltre a Rosa Mandia, vice presidente di Giovamente ed i tre collaboratori di Giovamente, Michele Piscitelli, Francesca Impemba e Annatania Di Siervi, e Giulia Savarese, il dottor Giulio Corrivetti, responsabile del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Salerno, ed i rappresentanti dei Comuni di Salerno, Pontecagnano e Sant’Arsenio che hanno aderito al progetto.

Il presidente di Giovamente, Luca Goffredo, con grande emozione ha sottolineato la valenza di questo primo progetto di ricerca scientifica, nato nell’ambito della passata edizione del Congresso Nazionale sull’autismo e qual prosieguo delle varie iniziative ed attività che la Cooperativa Sociale realizza ormai da anni, come Life is Game, a cui si sono recentemente aggiunti la piscina e la scuola di nuoto.

La vice presidente di Giovamente, Rosa Mandia ha illustrato i dettagli del progetto avviato nel 2023, attraverso una proficua collaborazione con l’Università Salesiana argentina e la preziosa consulenza della professoressa Maria Teresa Sindelar, per la creazione di una stanza sensomotoria che rappresenta un ambiente appositamente progettato da un team di esperti con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sensoriale e le capacità motorie dei bambini.

“Attraverso una serie di attività stimolanti e coinvolgenti, miriamo a offrire un’esperienza positiva e gratificante per i nostri giovani utenti. La nostra attenzione è focalizzata sul creare un ambiente accogliente e sicuro in cui i bambini possano esplorare, imparare e crescere, integrando l’aspetto motorio con l’esperienza sensoriale in un contesto inclusivo e divertente", ha detto Rosa Mandia, evidenziando che, insieme ai firmatari della ricerca, "si stanno formando altri operatori per far fronte alle numerose richieste, estendendo il progetto, oltre ai Piani di Zona di Salerno e Pontecagnano, anche nel Vallo di Diano”.

La Stanza Sensoriale, Motor Sensory Room, creata con cura e dedizione dalla Cooperativa Sociale Giovamente, rappresenta un ambiente progettato per stimolare i sensi e favorire lo sviluppo motorio dei bambini. Attraverso una varietà di elementi interattivi e attività coinvolgenti, questa stanza offre un’esperienza multisensoriale che promuove il benessere e il progresso dei bambini in un ambiente di esplorazione e apprendimento, dove possono sviluppare le proprie capacità.

“Al momento sono 70 i bambini che vengono seguiti nelle strutture di Salerno e Pontecagnano ed a breve anche a Sant’Arsenio - ha aggiunto Luca Goffredo -. Possiamo dire che sono “sotto osservazione” per creare un nuovo approccio rieducativo, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita degli utenti e delle loro famiglie.”

A dare validità scientifica al progetto è l’Università di Salerno, come ha annunciato la professoressa Giulia Savarese del Dipartimento di Medicina: “L’idea è di partire da ricerca e letteratura attuale rispetto alle difficoltà motorie e sensoriale che generalmente hanno i bambini autistici, per creare interventi precocissimi per compensarle. Oltre alla collaborazione per la stesura del protocollo della ricerca e l’organizzazione delle attività, 'monitoreremo' i bambini, anche attraverso l’ascolto dei genitori per la raccolta di informazioni “in entrata, in uscita e nella fase intermedia del progetto”.

Il dottor Giulio Corrivetti dell’Asl Salerno ha espresso apprezzamento per l’attenzione e la sensibilità della Cooperativa Giovamente impegnata in un progetto ed un percorso sistematico assistenziale che dura una vita, sottolineando la valenza di questa collaborazione con l’Unisa per la programmazione socio-sanitaria dei bambini per garantire una sostenibilità che possa seguirli per tutta la vita.