La ministra Locatelli a Salerno: "Mai più la parola handicappato"

L'esponente del Governo ha fatto tappa presso la sede della fondazione Anffas

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Salerno.  

Le parole giuste, la non discriminazione, le riflessioni e le difficoltà delle persone con disabilità spiegate da Enrico, portavoce della Piattaforma Nazionale degli Autorappresentanti in Movimento, il confronto con gli  studenti per favorire l’inclusione, la presentazione dei servizi e dei progetti volti al miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità e loro famiglie, la visita istituzionale del  Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli che dalla sede della Fondazione Anffas  Salerno stamani ha annunciato una serie di novità.

Prendendo parte all’Open Day della Fondazione Anffas Salerno che si è svolto nella sede di Via del Tonnazzo,   in occasione del 66° anniversario della fondazione di Anffas Nazionale e della XVII Giornata nazionale delle disabilità intellettive e dei disturbi del neurosviluppo,  dove si è trattenuta per l’intera mattinata,  il Ministro Locatelli ha annunciato alcuni dei temi che porterà al G7 dove per la prima volta al mondo i Paesi si confronteranno per condividere strategie e impegni. Sarà un’occasione straordinaria per testimoniare il lavoro del nostro Paese che, nonostante le difficoltà, è e può essere un modello non solo per l’Europa ma anche per il resto del mondo.

“Basta visite di rivedibilità per l'invalidità civile, non è più accettabile che dopo un anno, due anni, tre anni, spesso le persone, anche con una disabilità accertata, si devono presentare nuovamente davanti la Commissione. Questo non è ammissibile, ma umiliante per le persone e le famiglie e  verrà cancellato". Così questa mattina la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, parlando ai giornalisti di sburocratizzazione e semplificazione eliminando le visite ripetute di rivedibilità.

“Stiamo attraversando un momento storico in cui c’è una rivoluzione nella presa in carico della persona con la disabilità,  con la legge delega tocchiamo alcuni punti fondamentali - e qualcuno deriva direttamente dalla Convenzione Onu - come il principio dell'accomodamento ragionevole e questo deve essere uno strumento utilizzato nel mondo del lavoro, della formazione, nel mondo della vita quotidiana,  in tutti i casi. Ma poi, ha continuato la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli,  andiamo a cancellare nelle leggi ordinarie parole come “handicappato e portatore di handicap”, ed era ora dopo tanti anni e parliamo di persone con disabilità, di persone che hanno gli stessi diritti, in linea con quanto previsto dalla Convenzione Onu sui diritti per le persone con disabilità. E poi sarà centrale la presa in carico della persona attraverso il progetto di vita, dove fondamentale sarà la formazione per far capire a tutti che questo è l’unico strumento per superare le frammentazioni.

Con la legge delega, ha continuato la ministra,  sarà introdotta anche la figura del Garante nazionale sui diritti delle persone con disabilità e anche l'accessibilità delle pubbliche amministrazioni.

C’è ancora tanto da fare, ma è il momento di un cambio di prospettiva per passare dall’inclusione alla valorizzazione della persona,  ha rimarcato più volte la ministra Locatelli. Bisogna abbandonare quell’approccio assistenzialistico e di vittimizzazione per mettere al centro la persona con le sue potenzialità. È un salto di qualità fondamentale per affrontare le sfide del futuro”.

 Soddisfatti di aver ospitato ed accolto il Ministro Locatelli, il presidente della Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa Onlus Salvatore Parisi e il coordinatore regionale Anffas Campania Alessandro Parisi. L’anno prossimo l’Anffas a Salerno festeggerà  60 anni di storia  e con essi anni di battaglie, percorsi e conquiste per le persone con disabilità.

Proprio stamani con il ministro nel corso di un incontro istituzionale ci si è soffermati sulla prossima legge delega, i progetti individualizzati e come mettere a frutto le risorse per il miglioramento della vita delle persone con disabilità, l’inclusione lavorativa e le prospettive future dei servizi della Fondazione.

Ancora un altro importante momento della Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa Onlus per rivendicare il diritto delle persone con disabilità di godere di servizi, interventi e prestazioni pienamente e concretamente esigibili attraverso un progetto di vita individuale personalizzato e partecipato e per sottolineare ciò che quotidianamente viene realizzato, diffondendo buone prassi e promuovendo diritti, inclusione sociale e servizi di alta qualità, assolvendo anche al dovere di accountability al quale Anffas tutta, quale ente di Terzo Settore, non vuole sottrarsi.