Il Tar Salerno ha registrato nel 2023 la piu' alta percentuale di riduzione delle pendenze tra tutte le sedi della giustizia amministrativa, fatta eccezione per il Tar di Trento. E' stata, infatti, pari al 35% mentre la media dei tribunali amministrativi regionali si attesta all'8,3% e quella del Consiglio di Stato al 20%. E' quanto emerge dalla relazione del neopresidente del Tar Salerno, Salvatore Mezzacapo, in occasione della cerimonia per l'anno giudiziario 2024. "Qui - spiega Mezzacapo, a margine della cerimonia - sono stati raggiunti con anticipo gli obiettivi fissati con il Pnrr per lo smaltimento dell'arretrato, nonostante ancora a Salerno vi sia un'entrata di ricorsi abbastanza significativa". Solo lo scorso anno sono stati definiti a Salerno oltre 3mila ricorsi, pur con un organico di personale di magistratura non integralmente coperto. "Il Tar Salerno, in questo momento - chiarisce il presidente del Tar Salerno - vede la presenza di 13 magistrati, compresi i tre presidenti, io e i due presidenti delle sezioni interne.
La pianta organica ne prevederebbe 16. So bene che questo e' un problema che si ritrova un po' in tutte le sedi di Tar. Spero che l'organo di autogoverno ci possa aiutare perche' comunque Salerno e' il quinto ufficio giudiziario amministrativo per numero di ricorsi introitati e, sul piano della dotazione organica, e' invece l'ottavo. C'e' una discrasia che, proprio al fine di rendere al meglio la nostra funzione, spero venga presto colmata". Nel 2023, si e' registrato, come dato complessivo, un calo nella proposizione dei ricorsi, ma essenzialmente riferito al calo dei ricorsi in materia di cosiddetta legge Pinto. Intanto, c'e' stato un incremento dei ricorsi in materia di silenzio rifiuto, cioe' quando le amministrazioni non evadono, nei termini di legge, le istanze dei cittadini o degli operatori economici. La prima voce del contenzioso rimane ancora, in termini numerici, l'edilizia, "indice questo di persistenti problemi nel governo del territorio". Importante, poi, il dato relativo al contenzioso che riguarda gli interventi per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr. Rispetto ai 939 ricorsi pendenti al 31 dicembre 2022, ad oggi ne restano 51, che saranno tutti definiti nel corso di quest'anno. Per i giudizi in tema di appalti, settore delicato e dalle significative ricadute economiche, i tempi medi di decisione nel merito delle cause sono inferiori ai cento giorni e oltre il 94% delle sentenze del Tar Salerno oggetto di appello sono state poi confermate dal Consiglio di Stato. Il presidente Mezzacapo pone l'accento anche sulla centralita', nel sistema Paese, della giustizia amministrativa e di quella di primo grado in particolare, quale giudice di prima istanza chiamato a esaminare i ricorsi di cittadini e imprese. "Decisiva - viene sottolineato - e' la sfida di una risposta di giustizia sollecita, una risposta che sia pero' anche chiara e comprensibile e non solo agli operatori del diritto, perche' possa diventare una sorta di guida per l'azione amministrativa".