Mercato San Severino, mancano medici al "Fucito". Cgil: "Assistenza a rischio"

Il sindacato ha denunciato le criticità ed ha chiesto un confronto al dg del Ruggi

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Mercato San Severino.  

L'assistenza sanitaria è sempre più a rischio nell'ospedale “Fucito” di Mercato San Severino dove si registrano gravi carenze di medici. A far suonare il campanello d'allarme sono stati i rappresentanti della Cgil che, nel corso di una conferenza stampa, hanno riassunto la situazione che sta interessando il presidio della Valle dell'Irno. Alcuni reparti lavorano con soli due medici, a breve il pronto soccorso dovrà fare i conti con un pensionamento e un trasferimento che renderà impossibile l'organizzazione del turno notturno. All'appello, inoltre, mancano 7 rianimatori e 4 dirigenti in cardiologia. Ma le carenze riguardano un po' tutti i reparti, come si evince dal report stilato dal sindacato.

Cardiologia – UTIC: 7 posti letto di cargiologia e 4 posti letto UTIC e 1 posto barella; ci sono attualmente 6 cardiologi e un responsabile. 15 infermieri, un Coordinatore e 6 OSS. Dei 7 cardiologi, uno risulta esonerato dai turni di guardia e festivi, altri 3 usufruiscono di congedi concessi dalle normative. I dirigenti medici si fanno carico delle attività di reparto, dell’UTIC ed offrono tutte le prestazioni cardiologiche non invasive agli altri reparti, nonché le consulenze al Pronto soccorso. Spesso sono impegnati nei trasferimenti dei pazienti da e verso il Ruggi di Salerno, ed effettuano mensilmente anche turni al Presidio di Castiglione di Ravello. Da settembre, inoltre, è stato acquisito il Servizio di Angiologia Medica, dotato di 3 infermieri. Ad oggi i turni si garantiscono ricorrendo a turni in ALPI anche contravvenendo alle normative vigenti. Sono pertanto necessari almeno 3 nuovi dirigenti Cardiologi, non solo per il buon funzionamento del reparto e per l’organizzazione della turnistica, ma anche per poter ridurre le Liste d’attesa.

Medicina: 6 dirigenti medici in organico, di cui uno in malattia lunga, uno in congedo fino ad aprile, e uno prossimo alla quiescenza nei prossimi mesi. Risultano carenze anche tra gli operatori sanitari, con un infermiere in malattia lunga, uno già pensionato e mai sostituito, un infermiere trasferito e un Oss in congedo.

Rianimazione: 8 medici e il Primario, con un fabbisogno di ulteriori 7 dirigenti medici per garantire una turnistica adeguata e sopperire a malattie, congedi e ferie.

Urologia: solo 2 medici, di cui uno è il Primario. In questo caso è necessario il reclutamento straordinario di figure mediche per impedire la chiusura del Reparto.

Radiologia: degli attuali 6 dirigenti medici, due andranno in pensione quest’anno, così come già accaduto per il Primario. Garantire la turnistica con solo 4 medici sarà praticamente impossibile, mettendo sotto stress i medici in servizio.

Pronto soccorso: oltre al Responsabile sono presenti un medico che andrà in pensione nei prossimi mesi, un medico che usufruisce di congedi, e altri 3 medici, di cui uno in uscita nel mese di maggio. Altri 6 medici sono Specializzandi assunti tramite il Decreto Calabria.

Una situazione per la quale il sindacato ha chiesto un confronto con il dg del "Ruggi", Vincenzo D'Amato. "Coinvolgeremo i sindaci del territorio affinché le iniziative del sindacato non
vengano derubricate e lasciate scivolare. La Funzione Pubblica CGIL di Salerno crede nel ruolo fondamentale del sindacato quale strumento fondamentale per la difesa della sanità
pubblica e per la costruzione di un dialogo fattivo che porti a scelte condivise e di sviluppo per le strutture sanitarie del territorio, a partire da quelle più periferiche".