Anche la guardia agroforestale italiana in prima linea per dire "NO" ai botti di Capodanno. L'appello arriva dal presidente nazionale dell'Ente Antonio D'Acunto:
"Una vera trincea per i nostri amici a quattro zampe. - sottolinea D'Acunto - La notte di capodanno nel 2022 sono stati molti i comuni che hanno vietato i botti. Ogni anno gli animali sono costretti a vivere del veri e propri traumi con cause devastanti, tra cui tremore, aumento della salivazione, panico e delle volte morte. Molti uccelli, ad esempio, muoiono di crepacuore o fuggono all'impazzata dai loro dormitori per poi andare a finire rovinosamente contro qualche palo".
"Non c'è nulla di plù illogico, insensato, oltre che inquinante che salutare il nuovo anno con botti e pedardi. Cerchiamo di proteggere i nostri amici animali, non lasciamoli per alcun motivo da soli o all'esterno, nemmeno su terrazzi, balconi o terreni recintati. L'improvvisa luce e rumore assordante possono portare l'animale a farsi del male. Non isolarlo, non barricario o bloccarlo", i consigli del presidente della GAI.
Inoltre, proseguono i controlli ambientali su tutto il territorio. Massima attenzione anche alle condizioni di detenzione e benessere degli animali. D'Acunto ha annunciato più verifiche da parte della polizia zoofila.
"Denunceremo immediatamente tutti i cani legati o tenuti in ristrette condizioni. Una catena o un guinzaglio potrebbero infatti provocare delle gravi ferite all'animale che tenta di scappare. Stesso discorso vale per le gabbie che potrebbero rappresentare un ulteriore elemento di ansia".
Poi l'appello: "La GAI chiede alle istituzioni di intensificare i controlli per cani alla catena, chiede pene e sanzioni più pesanti e dice basta a chi fa finta di non vedere dicendo "tanto è solo un cane", noi denunceremo qualsiasi forma di omertà e abuso commesso".