Infiltrazioni, niente wc e calcinacci: chiude il museo dello sbarco di Salerno

Monta la polemica: "E' una vergogna". La proposta di Ilardi: "Sia ospitato nella Caserma Angelucci"

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Salerno.  

Il Museo dello sbarco e Salerno Capitale costretto a chiudere, "si spera temporaneamente", perchè non ha disponibilità dei servizi igienici e all'interno presenta infiltrazioni di acqua e caduta di calcinacci. Una situazione che "comporta la perdita di agibilitaà - viene spiegato via social dai gestori del luogo - e la non ottemperanza alla chiusura potrebbe comportare per noi anche conseguenze penali".

L'auspicio è "che queste mancanze vengano al più presto superate dall'ente proprietario della struttura". Lo stop, che arriva proprio nel momento in cui la città registra un boom di presenze grazie alla kermesse Luci d'Artista, si sostiene, ha causato la disdetta di "numerose prenotazioni", provenienti dall'Italia e dall'estero, "che sono la nostra unica fonte di sostentamento", viene aggiunto. 

La notizia, resa nota proprio dal museo, è già finita al centro delle polemiche dei cittadini e rappresentanti politici. La consigliera comunale di opposizione, Elisabetta Barone, ha definito "vergognoso quanto accade al museo dello sbarco di Salerno, nato dall'amore per la storia da Nicola Oddati, messo in condizione di chiudere da un'amministrazione regionale apparentemente miope da non comprendere il valore culturale del museo per questa nostra citta'".

Nel frattempo, il presidente di Federalberghi Salerno, Antonio Ilardi, ha sottolineato che "la memoria e la valorizzazione espositiva degli eventi bellici, avvenuti nel nostro territorio negli anni Quaranta del secolo scorso possano costituire importante opportunita' di richiamo turistico", e per questo propone che il museo dello Sbarco "sia ospitato, anche per affinita' di materia, nei tanti locali inutilizzati o sottoutilizzati della Caserma Angelucci che, attualmente, costituisce una inammissibile cesura del tessuto urbano del comune capoluogo, al pari di altri siti militari cittadini, la cui presenza, in zone fortemente antropizzate, appare decisamente anacronistica".

Per la deputata di Fratelli d’Italia Imma Vietri la chiusura del Museo dello Sbarco e Salerno Capitale "è un altro fallimento del presidente De Luca”.

"Questa situazione di abbandono - sottolinea Vietri - è uno schiaffo dato non solo alla cultura ma anche alla sua città dal governatore della Campania. De Luca, ormai, preferisce occupare il suo tempo facendo polemiche ridicole contro il Governo imitando Crozza piuttosto che risolvere i tanti problemi che affliggono la regione Campania compresa la sua città. Questa è l’amara realtà che neanche lui, con i suoi show televisivi, può più nascondere” conclude Vietri.