Salerno, centinaia di ballerine in strada per dire no alla violenza sulle donne

VIDEO - L'evento rientra nel programma di iniziative promosso dalla Prefettura di Salerno

Salerno.  

Centinaia di ragazze questa mattina sono scese in strada a Salerno per manifestare contro ogni forma di violenza. L'iniziativa, denominata “Dillo con la danza: libere tutte” è stata organizzata in collaborazione con le scuole di danza del territorio. Ballerini e ballerine, insieme a tanti altri cittadini, hanno percorso le strade del centro in corteo, partendo da Corso Vittorio Emanuele e arrivando fino in Piazza della Libertà dove si è tenuto un emozionante flash mob. L'evento rientra nel programma di iniziative promosso dalla Prefettura di Salerno insieme al Comune, con la partecipazione della Provincia, dell’Asl, dell’Ufficio Scolastico Provinciale e di diverse associazioni del territorio impegnate sul tema.

Il corteo-flash mob, infatti, è stato soltanto l'evento conclusivo di una serie di appuntamenti che hanno preso il via ieri in Prefettura dove è stata inaugurata la mostra fotografica Ferita, a cura di Valentina Gaudiosi. Il programma, inoltre, ha previsto l'organizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolti agli studenti e di un concorso creativo “Libere tutte! Contro ogni violenza di genere”. In occasione della giornata del 25 novembre, inoltre, è stata annunciata l'apertura del primo sportello di ascolto contro la violenza economica promosso dal Piano di zona Ambito Territoriale S5.

Un impegno forte, evidenziato anche dal prefetto di Salerno, Francesco Esposito. “Non solo la Prefettura ma abbiamo messo insieme una rete fatta di istituzioni pubbliche, private, associazioni e scuole. Tutti hanno dato un contributo importante per far crescere sensibilità e consapevolezza su questo fenomeno. Abbiamo cercato – ha spiegato Esposito - in tutti i modi di creare quella consapevolezza necessaria e vincere quell'indifferenza che troppo spesso accompagna questo fenomeno. Non è un fenomeno lontano da noi, può riguardare ognuno di noi. E stiamo lavorando per cercare di far crescere anche l'empatia, cioè cercare di far comprendere che nel momento in cui si porta violenza a una donna, in quel momento devi pensare “e se lo facessero a me?”. Naturalmente dobbiamo crescere tutti e formare un'alleanza per porre fine ad un fenomeno che va avanti da troppi anni. È arrivato il momento di dire basta!”.