Salerno, sbarco ultimato: a bordo della Geo Barents tante donne e bambini

Circa la metà delle 257 persone salvate nel Mediterraneo resteranno nelle strutture in Campania

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Salerno.  

Sono finite intorno alle 12 le operazioni di sbarco dei 257 migranti, arrivati al porto di Salerno a bordo della Geo Barents. Tra loro, 56 bambini - molti dei quali non accompagnati. La metà circa dei naufraghi ha trovato ospitalità presso le strutture della Campania, tra Salerno e il resto del territorio.

Il questore: ora caccia agli scafisti

"La nostra finalità, adesso, è quella di far scendere a terra i naufraghi e poi le attività saranno finalizzate all'individuazione delle persone che hanno agevolato l'immigrazione clandestina. Il nostro obiettivo è quello di individuare gli scafisti che sono a bordo. Al momento non ci sono state segnalate criticità a bordo. Già nei primi giorni c'è stata una diretta intesa con il comandante della nave per il tramite della Capitaneria di Porto che ringrazio per il lavoro fattivo e collaborativo che fanno insieme alle altre forse di polizie. Questo è un lavoro di squadra coordinato dalla Prefettura. Salerno ha una capacità organizzativa all'altezza di ogni aspettativa", le parole del capo della polizia di Salerno, Giancarlo Conticchio. Sugli altri scafisti indagati nelle precedenti operazioni ha detto: "Sono indagati, in attesa del processo e sono in carcere". 

Il siriano tedesco che aspetta al molo: "Mia moglie è sulla nave"

Ad attendere l'arrivo della nave di Medici senza frontiere al molo Manfredi di Salerno c'era anche Moyossav Alkaraceh, 50enne di origini siriane che vive in Germania da 13 anni. È arrivato a Salerno nella speranza di riportare la moglie 42enne via con lui, ma non è riuscito a spiegare come sia arrivato in Italia dalla Germania. Il suo caso è seguito dai mediatori culturali, al lavoro anche la squadra mobile.

Le donne vittime di violenza

"In origine - spiega l'assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno Paola de Roberto - erano 258 persone. Poi per un problema di salute, una è stata fatta sbarcare prima. I minori, in totale, sono 56, di cui 26 non accompagnati che prenderemo noi in carico come Comune di Salerno. Dovrebbero provenire prevalentemente da paesi arabi, come Bangladesh, Sierra Leone, Egitto. Per fortuna riusciamo a gestire anche questa ulteriore emergenza. In collaborazione con la Prefettura, credo che riusciamo a sistemare i 26 minori. Abbiamo allestito non una, ma due strutture in emergenza perché ci hanno palesato anche un problema di accoglienza per le donne. Non risultano donne in stato di gravidanza ma ci segnalano donne che hanno subito maltrattamenti. Questo è un tema delicato che affronteremo con psicologi e mediatori già allertati. La squadra istituzionale del Terzo Settore funziona come sempre", le parole dell'esponente della giunta. 

Il sindaco: "Salerno città dell'accoglienza"

"Abbiamo da tempo collaudato - siamo al 32esimo sbarco - una modalità di accoglienza che funziona pressoché perfettamente. Con la Protezione civile, la Polizia di Stato, i servizi sociali di Salerno, e tutti i soggetti interessati, siano sulla banchina per fare in modo che le operazioni di sbarco e di distribuzione dei migranti siano il più tempestive possibile", le parole del primo cittadino.

"Nel corso del tempo abbiamo perfezionato questo modello e lo applichiamo senza problemi. Questa volta sono presenti 26 minori non accompagnati per i quali il Settore Politiche Sociali del Comune di Salerno ha predisposto l'accoglienza. Scenderanno dalla nave anche tante donne reduci da vicende tragiche e dolorose, anche per loro stiamo immaginando una soluzione di accoglienza. Noi facciamo il nostro dovere con uno spirito solidaristico ed umanitario che credo contraddistingua il nostro Comune e i nostri concittadini", ha detto Vincenzo Napoli.