Terzo mandato, monito di Anci e Pd: "Facciamo esprimere i cittadini"

A Salerno è in corso l'assemblea regionale, grido d'allarme anche sul fronte sociale

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Salerno.  

Sicurezza, risorse finanziarie e terzo mandato per sindaci e governatori. Sono solo alcuni dei temi affrontati a Salerno dagli amministratori campani nell’ambito della due giorni di assemblea regionale dell’Anci. «La prossima assemblea nazionale dell'Anci porrà l'attenzione sui Comuni che sono in dissesto, in pre-dissesto ma chiederà anche risposte al Governo sullo spostamento dei fondi Pnrr sul RePower», ha anticipato il presidente nazionale dell’Anci, Antonio De Caro «Vogliamo porre l'attenzione sui Comuni che sono in dissesto ed in pre dissesto, chiediamo al Governo di affrontare il tema così come è stato fatto per i capoluoghi di regione, per i Comuni più grandi - ha aggiunto - chiediamo di affrontare il tema anche per i comuni più piccoli perché non è giusto che chi oggi si trova ad amministrare una comunità con problemi che vengono dal passato, a volte anche da 40 anni prima, non deve poter dare i servizi efficienti ai propri cittadini». 

Preoccupazioni espresse anche dal presidente dell'Anci Campania, Carlo Marino che ha evidenziato le criticità legate al taglio del reddito di cittadinanza. «Avremo nuove proteste, le porte dei nostri comuni saranno assaltate e noi non possiamo restare soli. Il welfare comunale è allo stremo, bisogna istituire un fondo sociale unico e distribuirlo direttamente ai comuni».

Ma nel corso dell’assemblea regionale dell’Anci si è discusso anche della possibilità di concedere il terzo mandato a sindaci e governatori. «La linea è sempre stata quella di far esprimere i cittadini. Non esiste nessuno paese europeo che ha limiti di mandato», ha detto il presidente nazionale Antonio Decaro a cui ha fatto eco anche il parlamentare dem Piero De Luca. «Quella sul terzo mandato è una richiesta che arriva in modo unanime dagli amministratori locaIi. Credo che sia una richiesta seria, ragionevole, da portare avanti, da valutare - ha aggiunto De Piero Luca - Credo che dobbiamo consentire ai nostri cittadini di avere la parola anche sugli amministratori locali a prescindere dal secondo mandato rischia di essere un vincolo anti storico a limite di costituzionalità. Credo sia giusto dare la parola ai cittadini e se un amministratore ha fatto bene dargli la possibilità di continuare a lavorare per la propria comunità».