"Salerno Porta Ovest, rischio scempio ambientale": la polemica arriva in Comune

L'iniziativa di opposizioni e associazioni, è battaglia sul Cernicchiara

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Salerno.  

Una mobilitazione che ha visto coinvolti i rappresentanti dell'opposizione e di associazioni come "Salerno in Comune", "Primavera Salernitana", "Ali per la cittá", comitati di quartiere "Centro Storico alto" e "Piazza Alario" per denunciare quello che hanno definito "lo stato e il disastro ambientale dei luoghi della cava del Cernichiara e di tutta la zona interessata dal progetto Porta Ovest".

 

La vicenda è stata portata all'attenzione del sindaco, con una interrogazione consiliare: "Sono in corso interventi sulla struttura fisica della nostra città, e dell’ambiente che la comprende che sembrano sfuggire totalmente all’attenzione di questa amministrazione, mentre in altre sedi se ne discute anche grazie all’azione di parlamentari e consiglieri salernitani", hanno spiegato i promotori della manifestazione.

"Ci riferiamo alla cava di materiale lapideo avente accesso dalla strada che da via Moscati, dopo il ponte sull’incisione
valliva del Cernicchiara, sale verso quell’area che fu cantiere per la costruzione della galleria ferroviaria S. Lucia tra Salerno e Nocera, nonché di un serbatoio che raccoglie le acque delle falde intercettate, arricchendo, così il patrimonio idrico disponibile. Di quell’area - è la denuncia - è iniziata l’utilizzazione assolutamente arbitraria come deposito dei container eccedenti la capacità ricettiva delle banchine portuali, al punto che nei provvedimenti
attuativi del Pnrr si parla addirittura di “retroporto”. Tra il porto e tale sua “appendice” si rileva un dislivello di ben 243 m ed una distanza di oltre 4 chilometri", viene evidenziato polemicamente dai manifestanti.

I timori riguardano anche le conseguenze sulla viabilità, già congestionata, di Salerno: "Ma, soprattutto, ciò che dovrebbe interessare amministratori attenti alla vita dei cittadini, è la connessione tra le due parti che intercetta in modo distruttivo la viabilità cittadina introducendo flussi di traffico composto da autoarticolati carichi di container, in segmenti di strade e collegamenti irrinunciabili per le attività tutte, dal lavoro, alla scuola, alla sanità".

Il calcolo portato dai manifestanti parla di ben 10 tir al minuto, con tutte le conseguenze del caso,

"Porta Ovest non farà che trasferire in altro delicatissimo punto della rete viaria cittadina l’intersecazione dei flussi", il timori di opposizione e comitati.