Sono stati interrogati i due presunti scafisti, arrestati dalla polizia di Salerno, dopo lo sbarco dei 114 migranti della “Sea Eye”.
Si tratta di un egiziano e un palestinese che, secondo la squadra mobile, avrebbero organizzato la traversata nel Mediterraneo.
Stando alle testimonianze delle persone soccorse in mare, il viaggio è partito dal porto di Bengasi, in Libia. Chi si è imbarcato ha pagato somme dai 3 agli 8mila euro. E sono stati proprio i soldi che avevano addosso a fornire dettagli utili agli investigatori.
I due indagati si trovano rinchiusi nel carcere di Fuorni.