Nelle ultime tre settimane in provincia di Salerno si sono verificati sei episodi di violenza ai danni di dipendenti del trasporto pubblico locale. Un'escalation preoccupante di cui si è discusso questa mattina in Prefettura nel corso di un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. I sindacati, oltre a chiedere l'attivazione delle telecamere a bordo, hanno presentato diverse proposte.
«Tra le proposte - spiega in una nota il segretario della Fit Cisl, Diego Corace - la necessità di dotare i verificatori di pettorina identificativa quali agenti di polizia amministrativa con tanto di distintivo e tesserino, affinché si possa raggiungere l’obiettivo di definire gli stessi pubblici ufficiali attribuendo così di fatto agli aggressori l’articolo 336 del codice penale (violenza o minaccia a un pubblico ufficiale) con l’aggravante dell’articolo 340 (interruzione di servizio pubblico o di servizio di pubblica necessità). Alle aziende è stato chiesto di fornire assistenza legale al dipendente e costituirsi parte lesa per il risarcimento del danno subito».
La Regione Campania è intervenuta sul tema della video sorveglianza, dichiarando che a breve, superato il problema della privacy, attiverà tali dispositivi su di tutti gli autobus forniti dalla Regione.
«Abbiamo insistito come Fit Cisl che ciò venga ampiamente pubblicizzato all’interno degli autobus per disincentivare il fenomeno delle aggressioni. Inoltre abbiamo insistito che le aziende si adoperino ad inviare un report mensile alle forze dell’ordine atto all’individuazione delle zone a più alto rischio laddove attenzionare i controlli da parte delle forze dell’ordine. Per quanto riguarda le cabine blindate le aziende hanno sottolineato che le vetture vengono acquistate dall’ Acamir e pertanto, non sono disposte ad intervenire all’istallazione delle stesse dove non previste».
La Fit Cgil, rappresentata da Gerardo Arpino, nel corso della riunione ha discusso anche dei disagi verificatisi nei giorni scorsi a seguito della sospensione temporanea delle vie del mare. «Serve un piano d'emergenza», ha sottolineato Arpino che ha evidenziato anche l'importanza di aver ottenuto l'apertura di un tavolo permanente (con incontri trimestrali) da parte della Prefettura.