Un enorme polmone verde, ricco di biodiversità e con una vista mozzafiato del golfo di Salerno e di Napoli, che versa in stato di abbandono.
Volontari e Guardie dell’Associazione Accademia kronos Sezione Provinciale di Salerno, hanno organizzato nei scorsi giorni una escursione per conoscere e far conoscere il Monte Stella, il monte più elevato del territorio comunale di Salerno, alto circa 900 metri.
L'area è raggiungibile da Ogliara o da Castiglione del Genovesi percorrendo un percorso di difficoltà medio-alta. Il sentiero, si presenta a tratti alquanto ripido e sterrato per poi alternarsi a brevi percorsi in terra battuta.
Il racconto
"A metà strada superata una vecchia Croce, poco dopo si incontra il vecchio serbatoio dell’acqua da cui è già possibile godere di una vista incredibile. - raccontano i volontari - Proseguendo il percorso, una volta giunti in cima, si arriva nella grande pineta dove è presente un’area attrezzata per picnic, che purtroppo versa in stato di abbandono come anche l’area circostante il Santuario della B.V. Maria SS. del Monte":
L’escursione, per i volontari dell’associazione ambientalista, è stata una importante occasione per georeferenziare il percorso, ma anche fotografare le principali essenze erbacee ed arboree ed anche apprezzare un panorama unico della città di Salerno, del golfo di Salerno ma anche del golfo di Napoli sino ad intravedere il Vesuvio. Infatti una volta giunti in cima hanno potuto ammirare diversi scorci che partendo dalla Costiera Amalfitana si estendono fino alla piana del Sele.
"Durante il persorso è stato poi possibile apprezzare la enorme biodiversità che caratterizza questo habitat in cui si trovano castagni, pini, abeti, ma anche una ricca vegetazione di sottobosco e tantissime erbe spontanee aromatiche", aggiungono i volontari.
Il "Parco dimenticato"
"Purtroppo - proseguono - si deve prendere atto che nonostante l’estrema vicinanza a Salerno e le enormi potenzialità che tale area offre per escursioni, campi avventura, pernottamenti in tenda e tanto altro, si è dovuto constatare, al pari del colle Bellaria (masso della signora) il completo abbandono di una delle aree più belle di Salerno".
"Un’area che opportunamente valorizzata, - spiegano dall'associazione - accedendo ai fondi messi a disposizione dai bandi per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici e più nello specifico nell'ambito della digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (finanziati nell'ambito del Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, su iniziativa del Ministero dei Beni culturali e del Turismo) come fatto dal comune di Malcesine nel Veneto che ha avuto un finanziamento di circa 2 milioni di euro per il recupero di percorsi naturalistici già esistenti e la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico esistente sul territorio, si potrebbe recuperare un enorme polmone verde di biodiversità che riconsegnata ai cittadini di Ogliara e di Salerno potrebbe rappresentare una grande opportunità per tutelare il territorio e dare occupazione".