Sono stati 5, nelle ultime settimane, gli episodi di violenza avvenuti a bordo dei bus che hanno coinvolto i dipendenti del trasporto pubblivo locale. Una pericolosa escalation di violenza sui pullman del Salernitano a cui i sindacati chiedono di porre, subito, un freno.
Per questo, le segreterie regionali e provinciali Salerno della FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL-FNA, FAISA-CISA hanno inviato una missiva indirizzata, tra gli altri, alla prefettura di Salerno ed al consigliere regionale Luca Cascone, chiedendo un incontro urgente al fine di individuare interventi a contrasto da mettere in campo.
La nota
Le Segreterie riportano l'argomento delle aggressioni sotto i riflettori, ricordando che, in merito agli episodi di violenza "erano stati assunti impegni nell’ambito di tavoli istituzionali con la Regione Campania, la Prefettura di Salerno e le aziende del TPL".
"Nello specifico, a titolo esemplificativo e non esaustivo, nei suddetti confronti erano stati chiesti provvedimenti per prevenire ed assistere il personale soggetto ad aggressioni durante la propria prestazione lavorativa e nello specifico: Acquisto autobus con cabine guida “blindate”. Attivazione di un sistema di “pronto intervento” utilizzando i dispositivi di geo localizzazione ad oggi presenti sui bus regionali. Monitoraggio tratte finalizzato ad individuare e segnalare alle forze dell’ordine aree di criticità. Assistenza legale al personale aziendale aggredito. Adeguamento massa vestiario personale verifica", ricordano i sindacati.
Provvedimenti che, ad oggni, non avrebbero trovato nessun riscontro aggravando la problematica nel settore TPL.
L'annuncio
Vista la gravità e il numero di aggressioni, 5 nelle ultime settimane, i sindacati chiedono un pronto intervento da parte delle istituzioni e delle aziende del settore, e annunciano: "In caso contrario si valuterà di avviare le procedure necessarie all’attivazione di una prima azione di sciopero e quindi di protesta visto i gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori".